JULIAN MCMAHON ITALIAN FORUM

LA TRAPPOLA, GDR alla conquista di Sean McNamara

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OnlyJulian
view post Posted on 2/12/2004, 13:37




"sì..."esita un attimo, guardandoti "Forse sì. Il mio nome è Lauren Monray e mi hanno detto che forse mia sorella, mia sorella é...." tace, guardandoti in cerca di soccorso, come se non credesse neanche lei che quanto sta dicendo è reale.
 
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Ilaria Cole
view post Posted on 2/12/2004, 21:36




"Lei è la sorella di Rachel Monray?" Domanda retorica, non aspetto nemmeno che mi risponda. "Immagino che sia venuta per il riconoscimento. Venga, la accompagno dentro". Le appoggio una mano sulla spalla per rincuorarla, mentre percorriamo in silenzio il corridoio che porta alla stanza delle celle frigorifere.
 
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OnlyJulian
view post Posted on 6/12/2004, 16:23




La procedura è sempre la stessa e così avviene anche quella volta. Il corpo è in una delle anonime celle frigorifere dell'obitorio, in attesa dell'autopsia. Un assistente vi conduce presso la cella relativa a Rachel e la apre, esponendo il corpo. Pulito e sistemato non è più così terribile, a parte l'estremo pallore. La ferita è celata dal lenzuolo e Lauren non ha modo di vederla.
Senti che trattiene il fiato mentre osserva un attimo il viso del cadavere e poi distoglie lo sguardo. "E' lei" dice solo e vedi che fa un grande sforzo per trattenersi dal piangere "avrei preferito non fosse così, che vi foste sbagliati" aggiunge guardando fisso te "ma non è così".
 
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Ilaria Cole
view post Posted on 7/12/2004, 14:03




Il freddo mi fa quasi rabbrividire. Ai climi rigidi ci si abitua, a questo gelo no. Mi sento morire dentro. "Lo so, Lauren, e mi dispiace moltissimo, non immagina quanto. Se desidera, può stare per qualche minuto da sola con sua sorella. Se ha bisogno di qualcosa mi faccia pure chiamare, sono lì fuori", le dico indicando la porta.

 
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OnlyJulian
view post Posted on 10/12/2004, 07:54




"Io...la ringrazio molto" esita un attimo, guardando alternativamente te e sua sorella "il fatto è che non avevamo più i genitori e vivevamo assieme. Eravamo solo noi due...e ora non ho proprio più nessun parente" ti sembra smarrita e a un passo dalle lacrime. Poiperò si riprende e si accosta a sua sorella, lasciandoti libera di allontanarti come ti eri offerta.
 
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Ilaria Cole
view post Posted on 11/12/2004, 17:28




Mi dirigo verso l'uscita, ma rimango presso la porta. Così Lauren non dovrà farmi chiamare o cercarmi chissà dove. Basterà un cenno della mano.
Intanto scambio due parole con l'assistente. Mi chiedo se sarà lui ad assistermi durante l'autopsia, ma è un dettaglio senza importanza. Sono appena arrivata e avrò un anno di tempo per conoscere tutto il personale dell'istituto di medicina legale.
Poi lascio il ragazzo al suo lavoro e approfitto di questi minuti di inattività per organizzare un minimo la mia giornata. Non è mai servito a molto, nel senso che poi succede sempre qualcosa per cui l'ordine che avevo pianificato verrà sconvolto, ma è pur sempre un modo di tenere la mente occupata. Altrimenti mi lascerei troppo coinvolgere dai miei casi, questo andrebbe a scapito della mia professionalità e non potrei aiutare la polizia a prendere l'assassino.
 
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OnlyJulian
view post Posted on 13/12/2004, 16:41




Lauren ti raggiunge dopo poco, strappandoti dai tuoi pensieri.
"immagino che la polizia vorrà farmi qualche domanda" ti si rivolge esitante "almeno credo, io non me ne intendo molto di queste cose. Mi consiglia di andare direttamente da loro? O aspettare che mi chiamino? Io...se posso dare una mano a trovare chi ha ucciso Rachel voglio farlo" aggiunge con un tono e un'espressione che le danno un'aria tremendamente giovane. E indifesa.
 
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Ilaria Cole
view post Posted on 15/12/2004, 21:28




L'espressione del viso di Lauren mi tocca il cuore, mi fa una gran tenerezza. E contemporaneamente nelle sue parole leggo una grande forza d'animo. "Sicuramente la polizia vorrà interrogarla" - le rispondo "Se se la sente può recarsi al distretto personalmente, però rischia di non trovare l'investigatore responsabile e che la facciano aspettare chissà quanto. Io le consiglierei di attendere una chiamata della polizia. Per lo meno potrà concordare un orario che vada bene per tutti, in modo tale che l'interrogatorio non sia sbrigativo.
Comunque la decisione spetta a lei".

 
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OnlyJulian
view post Posted on 20/12/2004, 08:01




Medita qualche secondo sulle tue parole, la testa chinata. Poi assentisce, riconoscendo la logicità di quanto hai detto. "la ringrazio dottoressa Walsh" ti porge la mano per stringere la tua "io..penso seguirò il suo consiglio" e con un ultimo cenno di saluto si allontana verso la sua auto.
Ti lascia da sola di fronte alla tua giornata che ormai stai iniziando...e agli interrogativi del sergente Wilson, che necessitano di una risposta quanto prima. Se davvero è un serial killer, è una corsa contro il tempo. Una corsa..prima che uccida ancora.
 
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Ilaria Cole
view post Posted on 28/12/2004, 22:37




Questo post è stato un parto, ma ce l'ho fatta Ho fatto l'autopsia a Rachel Monray Speriamo che le associazioni dei medici legali non insorgano


Scambio uno sguardo d’intesa con Ethan, il mio assistente che adagia il corpo di Rachel su una barella e lo trasporta in una delle sale autopsia.
Mentre mi preparo avverto una certa inquietudine. Mi sento come una ragazzina alle prime armi, anche se non è la prima autopsia che eseguo. Forse è il nuovo ambiente di lavoro, forse non conosco ancora bene gli assistenti…
Il pensiero che c’è un assassino in libertà mi strappa alle mie “meditazioni”. Sono pronta, il registratore è già acceso e comincio l’esame preliminare del cadavere.
“Rachel Monray, età 32 anni, sesso femminile, altezza 1,72, peso 55 kg circa, ora approssimativa del decesso fra l’1.30 e le 3.00”.
“Il corpo presenta numerose ferite d’arma da taglio ante, peri e post mortem. Un fendente ha raggiunto il fegato e un altro il cuore”.
Continuiamo a ispezionare il cadavere alla ricerca dei più piccoli indizi. Nel frattempo un secondo assistente fotografa il corpo di Rachel.
“Tatuaggio a forma di rosa sulla spalla destra… nessun segno di iniezioni … contusioni agli arti superiori … probabilmente ha cercato di difendersi prima che l’assassino tirasse fuori il coltello. Potrebbe aver sollevato le braccia per ripararsi e questo spiega il fendente longitudinale sull’avambraccio destro.
Fra le unghie spezzatesi in seguito a un’ipotetica colluttazione ci sono dei minuscoli frammenti di pelle, che vengono prontamente raccolti e catalogati in attesa di essere analizzati.
L’ispezione prosegue: “Abrasione sul ginocchio destro, provocata da caduta accidentale… Non ci sono contusioni agli arti inferiori, né ai genitali. Nessuna traccia di emorragie, quindi possiamo escludere che la vittima sia stata violentata.” *Povera Rachel, almeno quello le è stato risparmiato*.
“Sono comunque rimaste tracce di liquido seminale, deve aver avuto un rapporto sessuale nelle ore precedenti la morte, anche se non saprei dire quando”.
Con l’aiuto di Ethan giro il cadavere. “Non ci sono tracce di terra o altro materiale che possa far pensare che il cadavere sia stato spostato. Ci sono lievi contusioni provocate dalla caduta. Sembra che l’assassino l’abbia lasciata cadere sull’asfalto quando era sicuro che la donna fosse morta”.
E nel momento sto per iniziare l’autopsia vera e propria noto un particolare che mi era sfuggito. Rachel si era sottoposta a mastoplastica additiva. Le cicatrici sono praticamente invisibili. Se il sergente Wilson non mi avesse dato la dritta difficilmente me ne sarei accorta. E’ il lavoro di un artista, fatto talmente bene da sembrare naturale. Ovviamente il nastro continua a girare.
Adesso è giunto il momento di iniziare l’autopsia vera e propria.
Con estrema cura ho provveduto a ribaltare il cuoio capelluto e il mio assistente con una sega apre la calotta cranica. Il cervello appare integro a un primo esame, ma la procedura impone che venga prelevato un campione di tessuto da ogni organo per l’esame istologico e ci atteniamo rigorosamente.
Dopo di che procediamo col canonico taglio a Y. Il mio assistente con la sega taglia la piastra sternale e io procedo con l’esame degli organi e nel prelievo dei campioni. La coltellata che ha colpito il cuore l’ha praticamente spaccato in due. Con una ferita del genere la morte deve essere sopravvenuta nel giro di pochissimo. La ferita al fegato è grave, ma non mortale. *Forse se non si fosse trovata sul retro di quel locale qualcuno avrebbe potuto aiutarla* - mi viene spontaneo pensare. Ma le mie supposizioni non serviranno a riportarla in vita.
Una particolare attenzione viene riservata allo stomaco, il cui contenuto potrà forse dirci qualcosa sulle sue ultime ore di vita. In una situazione di pericolo o di stress la digestione si blocca, perché il corpo umano concentra le proprie energie nell’apparato locomotore, in modo che sia pronto a difendersi e a scappare.
Tutti gli altri organi appaiono perfetti. Potrei azzardare che Rachel godesse di ottima salute, sempre che gli esami istologici non rivelino sorprese.
L’esame della colonna vertebrale non rivela nulla di anomalo, quindi possiamo richiudere. Alla fine tutto è in ordine, il cadavere di Rachel viene lavato e riportato nella cella frigorifera, dove resterà a disposizione finché non avremo i risultati definitivi degli esami. So già in partenza che dovrò attendere due o tre giorni. Quanto all’esame tossicologico, ne ho eseguiti molti in Italia, se potrò guadagnare tempo chiederò di eseguirlo personalmente, o di dare una mano se ci sono arretrati da smaltire.

Ringrazio Ethan per l’aiuto che mi ha prestato e mi sento un po’ mancare le forze. Guardo l’ora, è già primo pomeriggio, dovrei mangiare qualcosa, ma in questo momento non me la sento. Mi preparo l’ennesimo caffè, poi chiamo il sergente Wilson al distretto di polizia.
 
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OnlyJulian
view post Posted on 30/12/2004, 19:08




Riesci a fartelo passare quasi immediatamente, dimostrazione di quante le tue notizie fossero attese con ansia.
Il "pronto dottoressa?" con cui Wilson risponde al telefono contiene molte cose: stanchezza, preoccupazione ma soprattutto desiderio di sapere quanto più possibile possa aiutarlo a far luce su questo caso che appare già così intricato "Mi dica tutto".[/I]
 
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Ilaria Cole
view post Posted on 30/12/2004, 23:14




Buongiorno sergente. Ho appena concluso l'autopsia e per il momento le posso confermare che il decesso è stato causato da una ferita d'arma da taglio al cuore. Le farò avere copia del referto non appena avrò i risultati dell'esame istologico sui campioni di tessuto. Quanto all'esame del contenuto dello stomaco il mio collega è oberato di lavoro e gli darò una mano. L'esame tossicologico lo eseguirò personalmente, quindi dovremmo guadagnare un po' di tempo. Le telefonerò immediatamente ... ah, dimenticavo ... le protesi al seno. Effettivamente la Monray ha subito una mastoplastica additiva. La ringrazio per la dritta, sergente, difficilmente avrei potuto accorgermi di un intervento così ben eseguito. Un seno perfetto, che non sembra certo ritoccato
 
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OnlyJulian
view post Posted on 4/1/2005, 16:03




"Bene" afferma il sergente ma dal suo tono non sei certa che sia davvero un bene. Forse sperava davvero che non fosse un serial killer, forse desiderava davvero che tu smentissi la sua intuizione, che quello fosse solo un omicidio fine a sè stesso. Perché se è un serial killer...quello torna sempre a colpire.
"Ho il nome della clinica che ha eseguito l'intervento sulle altre due vittime, farò una telefonata per sapere se anche la signorina Monray era stata una loro paziente. In caso di risposta affermativa andrò a parlare con il chirurgo che ha eseguito l'intervento" fa una piccola pausa, tanto che pensi che si stia congedando. Poi sembra decidersi:"nel caso le andrebbe di venire con me? Visto che ha eseguito l'autopsia, vorrei il suo aiuto nel parlare con un altro medico, nel quale ricorresse troppo a una terminologia medica"
 
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Ilaria Cole
view post Posted on 4/1/2005, 17:47




"Certo, sergente" rispondo prontamente "può contare sul mio aiuto in qualsiasi momento".
 
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OnlyJulian
view post Posted on 6/1/2005, 19:20




"Bene, senta...le va bene se la passo a prendere tra un paio d'ore? Capisco che vorrebbe riposarsi un po', ma preferisco non indugiare troppo".
Prima che il killer torni a colpire. Non lo dice ma lo pensa.
 
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127 replies since 24/11/2004, 16:51   2234 views
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