Una vita monotona, Gdr 4: Alla conquista di Cole Turner...

Il giorno dopo mi sveglio riposata, allegra ed eccitata per l'imminente partenza. Faccio colazione al volo e subito mi dirigo in ufficio sicura di arrivare prima di tutto essendo in notevole anticipo...
Arrivo quindi in ufficio tutta allegra dove trovo stranamente l'avvocato Stones che ha una strana faccia.. sembra arrabbiato..
Purtroppo le brutte sorprese non sono ancora finite.. infatti mi dice che non si partirà più poichè Cole ha disdetto a causa di alcuni problemi con l'ex moglie.
Lo ascolto cambiando subito espressione, sono delusa ora.. e lui non finisce quasi di parlare che la pila di fascicoli che ho in mano finisce a terra....
"Capisco avvocato" cerco di non far trapelare la mia delusione "Quindi che ne sarà del caso?"
Mentre faccio questa domanda sono accovacciata a terra a raccogliere ciò che ho fatto cadere, il che è un bene poiché in questo modo il mio capo non può vedere la mia faccia....

"non cambierà nulla dei nostri programmi a parte il fatto che il caso non verrà più seguito dall'avvocato Turner ma da un altro suo socio.. lo conoscerai domani direttamente in aereoporto!" dice frettolosamente come volesse liquidarti alla svelta "d'altronde non possiamo permetterci un processo di questa importanza!"

"Ah capisco..." In questa semplice risposta faccio trapelare tutta la delusione che provo in quell'istante.
Ma non posso farci nulla.. non sono mai stata falsa e non posso nascondere quello che provo a questa notizia..
Raccolti i fascicoli da terra me ne torno alla mia scrivania cercando di cominciare il lavoro e pentendomi di essere arrivata così presto, ma ormai ci sono...
Purtroppo però non riesco a concentrarmi sul lavoro,, la mia mente va di continuo a Cole, mi domando se mai lo rivedrò e sono anche molto curiosa di sapere che genere di problemi può aver avuto da mollare un caso così..
Non mi sembra proprio il tipo che rinuncia ad un caso interessante in questo modo...
A questo pensiero divento ancora più triste.. apro quindi l'ultimo cassetto della mia scrivania e prendo un fascicolo intitolato "Caso Taylor"....

Edited by kitty - 16/3/2006, 10:16

Ops... hai ragione Julian!! Io dicevo che la vedevo perchè l'ultimo post risultava essere il mio!!

Uffi e mi era venuta anche bene!!

Va be' ora la riscrivo.

continui così a lavorare per tenerti impegnata la mente. Solo nel tardo pomeriggio quando oramai l'orario di lavoro è terminato l'avvocato Stones esce dal suo ufficio e prima di tornarsene a casa si avvicina a te "Allora domani mattina l'appuntamento in aereoporto è alle 10.30, non sei tenuta a passare prima dall'ufficio" aggiunge ironizzando "avete il volo alle 11.15 ma è opportuno arrivare in anticipo così potrete parlare un po' del caso.. l'avvocato Morris ti aspetta al check-in!".

Sfoglio per un po' le pagine del fascicolo cercando di ricacciare indietro le pagine... poi cerco di riprendere iil controllo di me stessa, lo chiudo e lo ripongo nel cassetto chiudendolo nuovamente a chiave...
"Benissimo avvocato" Rispondo senza entusiamo a Stones. "Sarò puntualissima".
Finito di lavorare me ne torno a casa ed immersa nel traffico di San Francisco torno col pensiero a Cole....
Chissà che problemi ha avuto.. Stones ha parlato di ex moglie... Ma non devo pensarci.. quasi sicuramente non rivedrò più Cole... E poi domani parto..
Anche i miei pensieri sono poco entusiasti.. ora partire non mi attira più, ma non posso certo tirarmi indietro solo perchè parto con Morris.. che dovrei dire al mio capo? No ho cambiato idea.. dato che non c'è più l'avvocato Turner non parto!
Continuo a guidare e a pensare...
Poi c'è quella storia di fingermi la compagna dell'avvocato.. certo con Cole mi sarebbe venuto meglio.. ma con Morris proprio no! Ma purtroppo ora non posso farci proprio niente! Sbuffo.
Quindici minuti dopo sono a casa.. faccio una bella doccia.. questa volta niente bagno... e preparo una valigia con le cose essenziali.. Il mio sguardo va ora alla bella lingerie che avevo deciso di portarmi...
Va be' non devo sedurre nessuno.. ma portarmi questa roba potrà sollevarmi il morale! Così mette anche quella splendida roba in valigia...

seppur tu non abbia tanto sonno decidi di andare a dormire presto così da affrontare la giornata di viaggio più fresca e rilassata, ed il sonno prende il sopravvento su di te inaspettatamente e vieni svegliata dalla sveglia quando oramai sono le sette di mattina.

Il sonno è privo di sogni... quando ad un certo punto sento un rumore... apro quindi gli occhi e capendo che quel rumore fastidioso è la sveglia, mi giro di lato e la lancio contro la parete...
Non può essere già mattina... mi sono appena addormentata!!! Mugugno...
Resto altri due minuti a letto quando rendomi conto che se non mi alzo non arriverò mai in orario all'aereoporto, quindi butto le coperte di lato e corro dentro la doccia...
Dopo la doccia indosso un tailler: il più serio che ho. Mi spazzolo i lunghissimi capelli legandoli poi in una crocchia sopra la testa, mi trucco il minimo indispensabile: il mio messaggio vuole essere chiaro, è indirizzato a Morris: giù le zampe, non sono disponibile...
Mi guardo quindi allo specchio, mi strizzo l'occhio, poi prendo il cordless e chiamo un taxi.
Arrivo in aereoporto con un po' di anticipo, ma nonostante ciò decido comunque di andare al check-in, finita la procedura mi sposto di lato in modo da far passare le persone in fila dopo di me ed aspetto.. guardandomi intorno distratta...


(Mi è venuto una schifezza! )

(non sono assolutamente d'accordo.. sei una grande )

la gente ti passa davanti quasi infastidita dalla tua presenza e per te l'attesa è sempre più estenuante. Ad un tratto si avvicina un signore che ha tutta l'aria di essere un comune passeggero ma riconosci dalla targhetta che è un assistente di volo "Lei è la signorina Taylor" ti chiede con gentilezza e senza aspettare che tu assenta continua "l'avvocato mi ha detto di avvisarla che l'aspetta già all'imbarco, le procedure di registrazione sono già state fatte!"

Sbuffo sentendo quello che mi dice l'assistente di volo, ma ovviamente la ringrazio e mi avvio nella direzione da lei indicata.
La giornata non è cominciata affatto bene...
Arrivata mi guardo incontro cercando con lo sguardo l'avvocato Morris.


(Ma io st'avvocato lo conosco, vero? Cmq sei troppo buona: non mi diresti mai che gioco male. )

ma il tuo sguardo che gira intorno ai tavoli ad un tratto si sofferma su qualcuno che si conosci ma non si tratta certo dell'avvocato Morris ma di Cole.
Appena nota che l'hai visto alza una mano con un sorriso fuori misura.

(sono troppo buona ma non perchè ti dico che giochi bene.. cosa che è verissima, ma perchè guarda cosa ti organizzo! )

Notando Cole che si mi fa cenno con un sorrisone le mie ginocchia cominciano a tremare... il mio cuore a battere fortissimo... ma cerco di farmi forza e mi avvio verso di lui con un sorriso a 52 denti.
"Ciao Cole.. ma cosa ci fai qui?" Gli chiedo continuando a sorridergli. "Non che mi dispiaccia.. ma l'avvocato Stones mi aveva detto..." Mi interrompo giusto in tempo.. non posso mica dirgli che il mio capo mi ha detto che non avrebbe seguito la causa per problemi con l'ex moglie....
Il mio sguardo rimane fisso su di lui, ma le mie guance si imporporano improvvisamente di rosso....


(Wow Julian grazie!!!)

"si lo so" dice lui ricambiando il sorriso ed invitandoti a sedere "ma il contrattempo si è più o meno risolto, e se avranno bisogno di me sarò sempre reperibile telefonicamente" ti spiega non accennando minimamente alla sua ex moglie "vuoi un caffè?" indica il tabellone delle partenze "il nostro volo è in ritardo!"

"Sì grazie un buon caffè ci vuole proprio" Gli sorrido nuovamente non facendo più accenno ai suoi "problemi".
Così vado con Cole al bar parlando allegramente. Sono molto felice, cosa che non mi aspettavo, che lui sia potuto venire... E sono altrettanto felice che il nostro volo sia in ritardo....

"visto che l'aereo ci da tregua direi che potrebbe essere utile incominciare a studiare il caso" tira fuori dalla sua valigetta una grossa cartelletta "stiamo parlando di un caso davvero importante!" ed in breve ti spiega i dettagli del caso e la necessità per la quale voi dovete fingervi compagni