JULIAN MCMAHON ITALIAN FORUM

FAN FICTION GAME 2, Nip/Tuck 2° stagione: Kate is alive

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striatina
view post Posted on 6/12/2003, 01:19




“Papà che succede?”… Matt non appena vide uscire suo padre gli andò incontro, seguito da Julia che avrebbe pagato chissà che cosa x poter stare dentro con Christian… “Purtroppo fino a quando non arriva Sheridan siamo impotenti… sono sincero la situazione sta precipitando… ha xso molto sangue e poi ha un febbrone da cavallo che gli sta causando delle terribili convulsioni… Ah ma ecco Sheridan… Professore tutto a posto? Mi segua presto non abbiamo più tempo da xdere”…
Sheridan lo seguì in camera… “Dr. Lopez sospenda momentaneamente la trasfusione, continui xò a raccogliere il sangue in un’altra sacca… sicuramente dopo ci servirà. Ora gli inietterò la prima dose di antidoto con la speranza che non ci siano effetti collaterali… tra un’ora procederò con la seconda e quindi spero con l’ultima… “. Il maturo professore preparò una siringa e iniettò la sostanza nel braccio di Christian… “Facendola endovena dovrebbe fare effetto prima… Attenti sta sopraggiungendo una crisi convulsiva, giratelo di fianco… Le chiazze si stanno diffondendo, non capisco avrebbero già dovuto diminuire d’intensità…”
DRIN DRIN… “Si, sono io… cosa? Ma è terribile si aspetti gli passo subito il Professor Sheridan…”… Alex era impallidito improvvisamente e subito aveva ceduto il cellulare a Sheridan… “Come ha detto? Delle spore e delle piccole larve?…. nello stomaco?… Oh mio Dio questo significa che in quella sostanza c’erano degli embrioni che col tempo si sono sviluppati…Grazie x averci chiamato subito, speriamo di essere ancora in tempo”. Sheridan restituì il cellulare ad Alex e sospirò… “Povero ragazzo!”… Sean intuì che doveva essere successo qualcosa di grave… “Professore c’è qualcosa che non va?”… Il professore si avvicinò al paziente, quindi guardò Sean… “Hanno eseguito l’autopsia sul corpo dell’avvocato e nel suo stomaco hanno trovato cuccioli del tico tico, nonché decine di piccole uova pronte a schiudersi… Ciò significa che quella donna gli ha iniettato degli embrioni di tico tico…”… Sean sgranò gli occhi stringendo forte la mano di Kate.. “Questo significa che anche nello stomaco di Christian…”….
“Non lo sappiamo…”, Sheridan non riuscì a finire la frase, Christian aveva iniziato di nuovo a vomitare… il suo camice bianco era ormai sporco di sangue, ma la sua attenzione fu attirata da piccole spore bianche…. “Mio Dio, le uova… ecco spiegata la nausea, ma io non mi arrendo… Dr. Lopez voglio tentare il tutto e x tutto, questo ragazzo non può morire così… pensavo di effettuare una gastrolusi…con la speranza che nessun uovo si sia aperto”… Alex annuì e corse subito a prendere il necessario…
“Bene adesso attraverso il naso introdurrò una piccola sonda all'interno dello stomaco… Quindi aspirerò tutto il materiale dallo stomaco mediante una siringa e successivamente sempre tramite il sondino procederò al lavaggio dello stomaco, circa 200 ml. per volta altrimenti si rischia la comparsa di squilibri elettrolitici….” Sheridan con molta calma spiegava la procedura che stava eseguendo…. “Ecco dovremmo esserci… non mi sembra di vedere larve… Ok adesso lentamente sfilerò la sonda….Ecco fatto, lo stomaco dovrebbe essere a posto… Quanto tempo è passato dalla prima iniezione? Un’ora… Andiamo con la seconda…non abbiamo un secondo da xdere”.
Kate dal suo lettino aveva assistito senza fiatare a quella tremenda operazione, ormai le sembrava che stessero torturando un fantoccio, non un corpo umano, il corpo del suo ragazzo… Le sembrava impossibile, il giorno prima ci aveva addirittura litigato ed ora era lì a lottare tra la vita e la morte contro un nemico subdolo… Uova di serpente, glielo avessero detto non ci avrebbe mai creduto… e invece era la verità, una tremenda verità che rischiava di strapparle il suo bene più caro… Si girò verso di lui e notò che iniziava a sudare… “Professore, sta sudando…”, Sheridan si riaccostò al volto di Christian ormai irriconoscibile… quelle chiazze rosse si erano diffuse in modo spaventoso… “Ragazza mia, credo che la febbre sia scesa leggermente.. mi passa il termometro digitale?.. Grazie… Si, ora ha 40 di febbre… Aspetta forse si sta svegliando… Qual è il suo nome… Ah si… Christian, mi sente?”….
Effettivamente Christian aveva iniziato a muovere le labbra…. “Aspetti, forse è meglio se sente la voce di una bella ragazza, non di un vecchio come me… “
… Kate dal suo letto con la voce impastata dall’emozione tentò di parlare… “Amore sono Kate, stai tranquillo, vedrai che andrà tutto bene… “
… Christian sorrise, ma subito aggrottò le sopraciglia… “Che mi succede, xchè non riesco a muovermi, e poi xchè è così buio, accendete la luce vi prego….”
… Sheridan controllò gli occhi del chirurgo, effettivamente erano aperti, ma non riuscivano a xcepire nulla… “Christian, ascolti, io sono il Professor Sheridan, ora deve soltanto stare calmo e riposare, deve ancora smaltire gli effetti di quelle droghe e xciò che è stato così male… I suoi amici e la sua ragazza sono qui con lei.. non abbia paura vedrà che presto tutto si sistemerà”…
“Christian stai tranquillo, il professore sa il fatto suo”… Sean si era avvicinato al letto e lo accarezzava sulla fronte… “Sean dove sei… ti prego almeno tu dimmi la verità starò così x sempre?….”. Sean non sapeva cosa dire, ma cercò ugualmente di dissimulare x tranquillizzare l’amico… “Christian veramente devi solo stare tranquillo e cercare di riposare, poi vedrai che tutto andrà bene… C’è anche Kate qui solo che in questo momento non si può avvicinare xchè sta donando il suo sangue x te… chissà che non ti renda più buono, che l’acqua santa non trasformi il diavolo…”… Christian sorrise di nuovo e si assopì soprafatto dalla debolezza.
 
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striatina
view post Posted on 6/12/2003, 01:26




Intanto Sheridan era tornato in laboratorio x eseguire degli esami specifici su alcuni campioni di sangue e soprattutto sul materiale recuperato dallo stomaco di Christian, così Sean ne approfittò x uscire da quella stanza ed informare la sua famiglia di quanto stava accadendo. Fuori si era formato un capannello di gente, anche Liz e Grace erano in trepida attesa, ma Sean rimase colpito nel vedere Veronica… “Le condizioni di Christian sono stazionarie, ha rischiato grosso, ancora qualche minuto e non ci sarebbe stato più niente da fare. Ha anche ripreso conoscenza x un attimo, ma purtroppo al momento è cieco e paralizzato dalla vita in giù… Sheridan sostiene che si tratta di un fattore momentaneo, un effetto collaterale dell’antidoto, dobbiamo solo aspettare… Ora tra un’ora farà la terza iniezione, speriamo che sia quella decisiva e soprattutto che non sorgano complicazioni…”. Appena finito di parlare si accasciò esausto su una sedia e Veronica gli si sedette accanto… “E’ il ragazzo di nostra figlia l’uomo di cui stavi parlando? Lei come sta? Mi ha lasciato un messaggio al telefonino, era agitata… x questo sono venuta qui…”… Per la prima volta Sean vedeva in quella donna un po’ di umanità, le sembrava sinceramente preoccupata… “Stai tranquilla, Kate sta bene è soltanto provata anche xchè sta dando il suo sangue a Christian…”, Veronica si sistemò la gonna.. “Anche io ho il suo stesso gruppo, se dovesse servire conta pure su di me.. Anzi volevo chiederti scusa x l’altra volta, non avevo il diritto di parlarti così davanti a nostra figlia… riconosco che neppure io sono stata una brava madre, ma ora vorrei rimediare in qualche modo… sai pensavo di trasferirmi qua a Miami…”… “Scusa Veronica, ne riparliamo dopo ecco Sheridan, è meglio che rientri… comunque grazie”…
Il Professore misurò la febbre al Dr. Troy il cui volto era madido di sudore… 39.5… “X fortuna sta calando, così spero siano scongiurate altre crisi convulsive… piuttosto queste chiazze, non vorrei si infettassero, ma se non ricordo male di solito dovrebbero regredire con la terza dose dell’antidoto… Ecco qua, anche il battito ha un ritmo più regolare… Ho esaminato il contenuto dello stomaco e non mi pare ci siano segni di larve…. A questo punto credo che il pericolo sia scongiurato… anche se domattina preferisco fare una gastroscopia x controllare che non si siano verificati danni allo stomaco”….
“Ka…te…”, Christian si stava risvegliando, aprì gli occhi, ma li richiuse subito dopo, mordendosi il labbro inferiore…”E’ sempre più buio, vi prego accendete qualche luce… aiutatemi… e poi le gambe, non me le sento…cosa mi avete fatto”… Sheridan strinse tra le sue la mano di Christian sussurrandogli con dolcezza… “Tranquillo ragazzo mio ti prometto che domani starai bene”.
 
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striatina
view post Posted on 6/12/2003, 16:18




Quelle terribili ore avevano distrutto tutti…

Sean vagava x i corridoi della clinica come un fantasma, era ancora sconvolto x ciò che era successo al suo amico e l’idea che non potesse riacquistare più la sensibilità gli faceva accapponare la pelle… x un attimo era andato nel suo studio dove la piccola Annie dormiva tranquillamente… almeno lei non si era resa conto del dramma che si stava consumando… Vedere Christian immobile su quel lettino… e la sua voce carica di paura… era insopportabile x lui… Assurdo… quelle settimane sembravano uscite dalle pagine di un autore di pellicole horror… aveva quasi l’impressione di essere uno spettatore… di vedere i protagonisti muoversi autonomamente… e si vedeva come una delle tante comparse… in effetti cosa aveva fatto lui? Dopo l’incontro con quella pazza si era subito reso conto che Christan stava male, ma lo aveva solo rimproverato accusandolo addirittura di essersi ubriacato e peggio ancora di aver abusato di droghe… poi l’arrivo di Kate aveva peggiorato ogni cosa.. in lui era montata una stupida gelosia verso una figlia che neppure conosceva… quegli stupidi tentativi di allontanarli l’uno dall’altro… Il tentativo di suicidio… mai avrebbe creduto Christian capace di un gesto simile… Lui sempre così vitale… x non parlare di quel boss a piede libero che aveva ancora attentato alla sua famiglia…Ma xchè non se la prendeva con lui, forse non lo riteneva degno della sua attenzione… Maledizione si sentiva con le mani legate, inutile in grado di non poter aiutare nessuno…
Sean guardava sua figlia minore… tremava al pensiero che Escobar potesse avvicinarsi a lei, non lo avrebbe mai permesso, l’avrebbe protetta in ogni modo, aveva fallito tante volte, ma stavolta era deciso… la partita con Gallardo l’avrebbe vinta…

Kate nella stanza 212 si era appisolata, non un sonno pesante, ma un leggero crollo fisico dovuto agli ultimi fatti e al sangue che aveva dovuto donare… Nella sua mente risuonava ancora la voce spaventata di Christian.. Non l’aveva mai sentito così.. quell’uomo forte come una roccia ora appariva ai suoi occhi come un bambino indifeso.. e in effetti era così… quel fisico ne aveva passato di tutti i colori e ancora purtroppo non era finita…Nuovi esami, anzi torture… ormai le definiva lei… avrebbe dovuto sopportare con la speranza che quella paralisi e la cecità fossero solo temporanei come aveva confermato Sheridan….

Già… Sheridan solo dopo mille insistenze si era fatto accompagnare in un stanzetta x riposare un po’… era stato tutto il giorno in piedi ed effettivamente aveva iniziato ad accusare i primi segni di cedimento.. Ma aveva preso a cuore quel caso… Fino ad ora aveva solo avuto a disposizione dei cadaveri vittime di quella pazza, invece stavolta doveva sconfiggere la morte a tutti i costi… quel ragazzo sarebbe sopravvissuto e avrebbe riacquistato la piena autonomia.. gliela aveva promesso e l’aveva promesso anche a quella ragazza che l’aveva colpito x il suo coraggio… E poi Christian gli ricordava troppo suo figlio scomparso almeno trent’anni prima… L’avevano trovato in una discarica di Miami con il cranio fracassato… Quanto era stato stupido allora, l’aveva cacciato di casa xchè aveva interrotto gli studi di medicina x seguire la sua vocazione di poeta… Non se lo sarebbe mai xdonato… poi aveva saputo da sua moglie che lì in Florida aveva trovato l’amore ed era diventato padre, ma x quante ricerche avesse fatto del nipotino nessuna traccia… La polizia aveva chiuso il caso dicendo che era stato preso in consegna da qualche gruppo gitano… Sua moglie era morta poco dopo di crepacuore e lui da quel momento aveva deciso di dedicare la propria vita al prossimo… e quel ragazzo steso su quel lettino glielo aveva davvero ricordato il suo Charles… quei capelli neri, quei lineamenti… che strano era da tempo che non ci pensava più… xchè quel ricordo gli faceva sempre sanguinare il cuore… quella era davvero un colpa che si sarebbe portato dietro fino alla tomba…

Edited by striatina - 6/12/2003, 15:40
 
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striatina
view post Posted on 7/12/2003, 02:34




“Ecco quel figlio di p******** finalmente sta tornando a casa… di sicuro era con quella s*********… Cosa ci troverà in lei è così insignificante… invece lui… si lui è tanto eccitante”…
Cleo aveva trascorso l’intera nottata sotto casa di Ed, impaziente di sapere la verità su quella donna, appena lo vide gli andò incontro e quasi lo scaraventò dentro il portone …. “Sei pazza… che ci fai qui… ti ho già detto che è rischioso farsi vedere insieme, dimentichi che sei ricercata dalla polizia….”… Ed stupito x quella visita salì frettolosamente le scale x rifugiarsi nel suo appartamento… Buttò la giacca sul divano, e si sedette su una sedia…“Allora la tua missione ha avuto buon esito, oppure hai collezionato l’ennesimo fallimento…”… La donna si sedette sul divano, sensuale come sempre…”A quest’ora il tuo amichetto sarebbe già al cospetto del creatore…se….”…
Il giovane psicologo gli si parò davanti con fare minaccioso… “Cosa stai blaterando, ricordati che non mi piace essere preso in giro… cosa vuoi dire… non esistono i se e i ma… avevi un compito da portare a termine, l’hai fallito… basta non vedrai più un dollaro e ognuno x la propria strada…. “.
Cleo lo guardò con aria di sfida… Nessuno si doveva xmettere d parlarle in quel modo… “Attento carino non sai con chi hai a che fare… ma stavolta se ho fallito la colpa è tua… Perché hai dei segreti con me?”…
“Senti forse non ci siamo capiti, non ho tempo x giocare agli indovinelli, dimmi ciò che devi dirmi e vattene, sono in ritardo x il lavoro…”
Cleo con molta calma e studiando attentamente le reazioni di Ed tirò fuori dalla borsa il ritratto che aveva sottratto dalla stanza di Christian… Ed appena lo vide impallidì… fece quasi fatica a stare in piedi… “Dove hai preso quel ritratto… e alzatosi di scatto glielo strappò con violenza dalle mani… “E’ x questo che non ho ucciso Christian”…
Il Dr. Marshall fissava incredulo quella cornice…“Cosa vuoi dire?…”
“Questo ritratto era esattamente sul comodino del tuo amico… ora x favore vuoi dirmi chi è questa donna?”
“Vattene Cleo, non sono affari tuoi, avrai ciò che ti spetta, ma ora vattene…”
“E no, adesso mi devi dire chi è quella donna e xchè tu e il caro Dr. Troy avete una sua foto… Ho rischiato parecchio ieri x introdurmi in quella stanza dove tra l’altro c’era quella seccatura della poliziotta…”.
Ed ormai era fuori di sé… “COME SAI CHE IO HO UNA FOTO DI QUESTA DONNA… BRUTTA P****** COME TI SEI XMESSA DI FRUGARE TRA LE MIE COSE…” e in un moto d’ira le diede un violento ceffone che la fece sanguinare… “E ORA FUORI DALLA MIA VITA… DIMENTICATI DI ME, D’ORA IN POI CHRISTIAN SARÀ SOLO AFFARE MIO… TI HO DETTO FUORI E NON TI AZZARDARE A TORNARE QUI ALTRIMENTI TI FARÒ VEDERE IO DI CHE COSA SONO CAPACE…”… Così la prese x il braccio e la scaraventò dolorante e sanguinante fuori di casa…
“BASTARDO TE LA FARO’ PAGARE… STANNE CERTO… NON HAI CAPITO CON CHI HAI A CHE FARE… STAI TRANQUILLO CHE PRIMA O POI SCOPRIRO’ QUAL E’ IL TUO SEGRETO.”… Cleo si asciugò il sangue con un fazzoletto e tornò verso l’auto…
Ed si era intanto accasciato sul divano con il ritratto tra le mani… “Mamma… non è possibile… ecco dove avevo visto quello sguardo… che stupido che sono… è Christian il bastardo che ti ha strappato a me… Ora ricordo era stato adottato e non sapeva niente dei suoi veri genitori.. Ma ora pagherà… mi occuperò io di lui… non solo mi ha privato della mia Laura, ma ti ha ucciso mamma… Papà lo giuro sulla tua memoria finalmente potrò vendicare l’onta della nostra famiglia… Che Escobar si occupi pure di Sean, ma a te caro Christian penserò io… Intanto voglio che esca dall’ospedale poi ti farò rimpiangere il giorno in cui sei nato…”
 
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eileen grant
view post Posted on 8/12/2003, 00:55




Il Prof. Sheridan non riusciva assolutamente a riposare. I pensieri continuavano ad accavallarsi nella sua mente. Davvero quel giovane medico gli aveva preso il cuore. E lui era determinato non solo a salvargli la vita, ma doveva riuscire a rimetterlo in piedi e, cosa più importante di tutte, a permettergli di rivedere il volto della sua amata Kate.

Controllò l’orologio. Le 2.15 di mattina. Guardò il soffitto, sbuffò e decise di alzarsi e raggiungere nuovamente la stanza di Christian.

Non appena fu in prossimità della porta, notò la giovane poliziotta che silenziosamente usciva dalla stanza ed accostava delicatamente la porta.

“Kate…”

Lei alzò lo sguardo stanco. “Professor Sheridan…” gli sorrise “sono riuscita a farlo tranquillizzare e ora dorme un po’. Mio padre gli ha somministrato dei leggeri sedativi ed ora … bah… oddio… dire che dorme tranquillamente è eufemistico …” concluse amaramente, le lacrime ora le scendevano copiose sul volto, tradendo una tensione che per amore aveva dovuto nascondere al giovane chirurgo.

Di slancio abbracciò l’anziano ricercatore. “Grazie … grazie professore, per tutto quello che sta facendo per lui…” singhiozzò affondando il volto stretta nell’abbraccio del professore.

“Dai ora, su, riprenditi cara. Christian non deve avvertire il tuo dolore e la tua preoccupazione. Dobbiamo infondergli fiducia. Una parte del lavoro dovrà farla lui. Io posso solo assicurarmi che l’antidoto funzioni fino in fondo e perda gli effetti collaterali che ora ce lo hanno lasciato in queste condizioni. Ma è anche lui che deve crederci…Ora vorrei vederlo, approfitto che sta dormendo e faccio qualche controllo superficiale".

Kate annuì, asciugandosi le lacrime. “Credo che andrò a prendere un the caldo. Forse mi calmerà abbastanza per aiutare Christian.”

Il Professor Sheridan le sorrise. “E’ una buona idea. Ricaricati più che puoi, Christian ha tanto bisogno di te ora…”

La giovane poliziotta sorrise e si avviò stancamente verso la sala ristoro del piano, quella che il suo Christian amava dividere con suo padre, con Liz e con Grace … le sembravano tempi così lontani ora, quando attraverso la chat lui le raccontava le sue giornate in clinica, facendola inorridire ogni volta che le descriveva i momenti più truculenti degli interventi che eseguiva, facendolo apposta perché sapeva che lei odiava sentirgliene parlare.

****

Il Professor Sheridan aprì delicatamente la porta ed entrò a passi lenti nella stanza avvolta dalla penombra. Solo il costante beep del monitor con le funzioni vitali di Christian rompeva il silenzio della camera. Un paio di flebo erano state riattaccate alle braccia oramai martoriate del giovane chirurgo. Servivano per cercare di aiutare l’opera di depurazione già iniziata dall’antidoto.


Christian stava dormendo un sonno agitato. Il professore si avvicinò al suo letto e, presa una piccola torcia, ne puntò il sottile raggio sul volto del giovane. Niente. Nulla di nuovo. Le chiazze erano ancora lì e il respiro del chirurgo era comunque ancora troppo veloce per i suoi gusti.

Il sudore sulla fronte era ancora copioso. Era comunque un buon segno, la febbre doveva essere in calo, sebbene lo studioso fosse fermamente convinto che la temperatura di Christian era ancora a livelli non accettabili.

Prese dal tavolino vicino al letto il termometro digitale ed attese il beep. Sul display apparve 102 F (N.d.A.: e adesso vi voglio a capire la temperatura del nostro eroe in gradi Celtius… ).

“Ragazzo mio, siamo ancora lontani … tu non lotti abbastanza …”

Come per risposta, dalla bocca di Christian uscì un gemito. Aprì lentamente gli occhi, ma qualche secondo dopo li spalancò nel vuoto.

“KATE!!! Dove …”

Il professore tentò subito di calmare Christian che stava cercando di alzarsi dal letto. Lo costrinse gentilmente a rimanere sdraiato.

“Christian, sono Sheridan. Stia calmo ora. Non deve assolutamente agitarsi, ha ancora la febbre alta…”

“Non la vedo … non vedo niente … NIENTEEEE!!!!” gemette rauco, il respiro reso pesante dalla febbre ancora alta. Si girò verso il professore, ma gli splendidi occhi verde/blu inorriditi dal buio. “Dov’è Kate? Voglio Kate…”

“Su figliolo, stia calmo. E’ andata a bere un the, tornerà presto. Ora la prego, cerchi di tornare a dormire. Le prometto che domani starà meglio.”

Christian dopo pochi interminabili secondi tornò ad appoggiare il capo sul cuscino, lo sguardo sempre fisso nel vuoto. “Rimarrò così, vero? E che non me lo vuole dire, eh professore?”

Sheridan rimase colpito dalla freddezza e dalla durezza improvvisa della parole. Sembrava calmo ora, ma di certo il vecchio professore avrebbe preferito parole più agitate. La consapevolezza che ora albergava in Christian Troy gli faceva paura.

Si schiarì la voce. “Mi ascolti bene, figliolo. Le ho detto che starà bene e sarà così. Solo deve credere in se stesso. Deve darmi una mano anche lei. Lo faccia per se stesso, lo faccia per … lo faccia per Kate! E’ preoccupata da morire, non deve cedere adesso, mi creda ha passato dei momenti terribili ma il suo fisico ha retto. Lei è giovane e forte, sono convinto che questa situazione sia momentanea. La stiamo vivendo insieme perché, ragazzo mio, lei è l’unico sopravvissuto al momento al trattamento che le è stato riservato…”

Christian non rispose e per qualche minuto la stanza tornò come prima, con il solo rumore delle macchine a farla da padrone.

D’improvviso il giovane chirurgo sollevò, per quanto il tutore lo consentisse, la mano sinistra in direzione del ricercatore.

“Professore … lei ha parlato … con Kate?”

Sheridan gli strinse la mano. “Certo, ragazzo mio. E’ una perla di ragazza e la ama, davvero.”

Christian sorrise. “E’ entrata nella mia vita come un vento fresco che soffiava dalle montagne, una linfa vitale aggiunta al mio essere … è l’essenza stessa della vita, è la vita…”

Il professore per un attimo pensò che gli effetti della febbre avessero influenzato i pensieri del giovane, ma poi impallidì, d’improvviso… anche lui … anche Charles una volta aveva avuto per Florence parole simili …
Ma certo … Charles diceva sempre che Florence per lui era *l’essenza stessa della vita…*

“Christian … ma dove …” riuscì a dire mentre si voltava a guardare il volto del chirurgo plastico.

Ma lui ormai, si era già assopito.

****

Edited by eileen grant - 10/12/2003, 01:11
 
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striatina
view post Posted on 8/12/2003, 02:18




“Ka…te”… La voce fievole di Christian distrasse Kate dai suoi pensieri… subito si alzò dal letto avvicinandosi a lui… “Buon giorno tesoro, sono qui vicino a te, stai tranquillo…
“Kate non riesco a vederti… è terribile questo buio… ti prego almeno tu dimmi la verità rimarrò cieco x sempre? E poi le gambe, è come se non ce le avessi, non me le sento… cosa mi è successo, l’altro giorno stavo bene e adesso… forse era meglio che fossi morto…”. Una lacrima scivolò sulla sua guancia… Kate gli strinse forte la mano… “Non devi più dire una cosa del genere, il Professor Sheridan ha detto che è solo un fattore passeggero, devi avere un po’ di pazienza…”
“PAZIENZA!!!! MA HAI IDEA DI COME CI SI SENTA IN QUESTE CONDIZIONI…. NON POTER VEDERE NULLA E NON AVERE LA MINIMA SENSIBILITA’ ALLE GAMBE… X NON PARLARE DELLO STOMACO O DI TUTTO IL RESTO….”… Christian non riusciva più a trattenersi, aveva tanta rabbia dentro che si sentiva esplodere… poco importava che ora la stesse riversando sull’incolpevole Kate.
“Ci siamo svegliati di malumore stamattina, buongiorno Christian, sono Sheridan si ricorda di me? Capisco che lei sia ancora provato, ma non è carino rivolgersi così ad una ragazza…”
…Vorrei vedere te al posto mio… pensava Christian… che ormai si sentiva come un leone in gabbia… anzi quel tipo non lo sopportava proprio, cercava in ogni modo di rassicurarlo, e poi… la verità era che ormai non aveva più fiducia in nessuno… e poi tutte quelle torture che gli stavano infliggendo…
“Allora Christian le illustro il programma di stamani e se tutto andrà come penso questo pomeriggio le sue condizioni dovrebbero nettamente migliorare…. Prima di tutto rifarà gli esami di sangue e urine, poi una gastroscopia x valutare le condizioni del suo stomaco e infine una visita neurologica “…
“Tutto qui, non altre torture un po’ più pesanti? Tanto ormai mi avete fatto di tutto, x voi sono diventato una cavia niente di più… un bell’animale da laboratorio… ma visto che siamo in tema avrei un’altra curiosità, xchè mi sento la faccia così gonfia, non è che nell’attesa mi avete usato come punginball?
“Sono contento che le sia tornato il buonumore… x quanto riguarda il gonfiore è una conseguenza di quanto le è accaduto, ha il corpo ricoperto da chiazze rosse e sul viso queste sono più evidenti…Ma non si preoccupi lentamente spariranno”
“No, senta professore, ora basta con questi giri di parole, se non le dispiace potrebbe spiegarmi con gentilezza che cosa mi è successo? O le sto chiedendo troppo, sono un medico anche io se le fosse sfuggito, o x lo meno lo ero…”
“Christian ma ti sembra questo il modo di parlare?”… Kate era allibita di fronte a quell’atteggiamento e a quel tono di voce così arrogante…
“No, Kate non importa , è comprensibile che il tuo ragazzo sia così nervoso, con tutto quello che ha passato…”
“No, caro luminare... guardi forse si sbaglia la signorina era la mia ragazza, ma mi ha appena lasciato, mi ha restituito l’anello xchè sa stavo correndo troppo... e poi se anche avesse cambiato idea chi mai starebbe con uno come me, con un mezzo uomo… E’ inutile potete raccontare mille storie, ma io so benissimo che x me è finita…trascorrerò il resto della mia vita su un letto... bella prospettiva...”.
“Christian ma cosa dici? Tu guarirai, e se io sono qui con te ci sarà pure un motivo…”… il giovane chirurgo non la lasciò finire… “Certo la pietà, ma io non la voglio… anzi se non vi dispiace vorrei stare solo… devo abituarmi all’idea di convivere con me stesso… FUORI!!!!!”…
Sheridan capì che era meglio non insistere e trascinò fuori Kate…. Christian una volta capito di essere rimasto solo sussurrò tra sé e sé… “Perdonami amore mio, ma non posso legarti ad un handicappato come me, sei giovane meriti ben altro…”.

“Non ti preoccupare Kate, dai non piangere, non pensava quello che ha detto… sai è normale un simile atteggiamento dopo traumi del genere, vedrai che dopo si calmerà… Non avrebbe fatto il tuo nome subito dopo essersi svegliato se non tenesse a te…. Anche a me, un completo estraneo, stanotte ha chiesto subito di te, quel ragazzo è innamorato e ciò che ha detto lo ha detto x amore… stai tranquilla…. Aspetta un attimo, Linda scusi le ho lasciato le prescrizioni di Christian sul comodino, io vado al bar a fare colazione, porti tutto in laboratorio la ringrazio…. E tu vieni con me hai un visino smorto dopo tutto quel sangue che hai donato hai bisogno di mangiare…sarà un’altra giornata dura… ma stavolta potremo festeggiare te lo prometto”.

Edited by striatina - 8/12/2003, 00:04
 
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striatina
view post Posted on 8/12/2003, 15:20





Seduti al tavolino della sala medici, Sheridan e Kate chiacchieravano piacevolmente come se si conoscessero da sempre… Era strano ma tra i due si era creata subito un’affinità speciale… Il vecchio ricercatore non capiva xchè, ma sentiva x quelle xsone un trasporto che andava ben al di là del semplice rapporto medico-paziente… E poi Christian… già quel volto gli aveva riportato alla mente suo figlio, ma poi quelle parole che lui aveva pronunciato…
“Professore c’è qualcosa che non va?”… Kate aveva notato la sua aria assorta…. “No, scusami mi ero distratto un attimo, tornando a Christian, volevo chiederti, ma avete avvisato la sua famiglia?”…
La ragazza abbassò lo sguardo… “Vede, da sempre l’unica famiglia che gli è stata vicino è stata quella di mio padre. Purtroppo non ha mai conosciuto i genitori, è stato adottato e non è stato molto fortunato….”
… Sheridan ascoltava con interesse e partecipazione… “Mi dispiace, non deve essere facile x un bambino trovarsi così solo al mondo… sono esperienze che ti segnano… x fortuna nel suo caso ha trovato tuo padre e soprattutto te, è da tanto che state insieme?”.
“Veramente la nostra storia è un po’ strana, sa il film C’è posta x te? … Ci siamo conosciuti tramite una chat dopo che lui mi ha aiutato a tradurre un documento in spagnolo, poi qualche settimana fa sono stata trasferita a Miami e solo allora ci siamo visti… e innamorati… Ma la nostra storia si è sviluppata tra le corsie di questo ospedale… tra bende e disinfettanti…”.
Sheidan sorrise e accarezzò dolcemente il volto della ragazza… “Devi stare tranquilla, lui è cotto di te, stanotte quando era ancora se stesso mi ha subito chiesto di te, se tu fossi ancora lì con lui… la reazione di stamani è quella di un uomo spaventato… ha paura di non recuperare e x quello cerca di staccarsi da te xchè non vuole che tu soffra… Ne ho viste tante situazioni del genere, ma io sono convinto che già stasera riuscirà a recuperare almeno la vista…. Il suo fisico ha superato mille traversie, riuscirà ad uscirne indenne te lo prometto”…
“Grazie Professore, le sue parole mi danno conforto, non so come ringraziarla x tutto quello che ha fatto x noi, se non fosse stato x lei Christian non avrebbe superato questo momento… La sua famiglia è davvero fortunata ad avere una xsona come lei…”.
Sheridan aggrottò le sopraciglia… e il suo viso si incupì improvvisamente: “Avrei tanto voluto fosse così, ma purtroppo sono stato un autentico disastro..”.
“Lei è troppo severo con se stesso, un uomo così buono non può aver combinato disastri…”
“Eh bambina invece … devi sapere che ho distrutto la mia famiglia… Tanti anni fa eravamo felici io mia moglie Christina e mio figlio Charles… sai la classica famiglia unita… nonostante lavorassi tanto, dedicavo a loro ogni minuto libero… poi Charles è cresciuto… io volevo che lui seguisse le mie orme e l’ho spinto ad iscriversi nella facoltà di medicina, ma lui non aveva alcun interesse x le materie scientifiche… la sua passione era la poesia… il suo animo puro non era fatto x stare a contatto con le corsie degli ospedali…. X farmi piacere aveva iniziato a studiare, ma poi un giorno preso il coraggio a 4 mani venne da me a dirmi che non era quella la sua strada… ed io cosa ho fatto.. l’ho cacciato via … mio figlio un poeta.. equivaleva a dire che fosse uno smidollato, uno scansafatiche, un disonore x gli Sheridan cosa voleva campare sulle mie spalle?… Ricordo ancora il suo volto, quello sguardo triste mentre raccattava le sue cose e abbracciava sua madre…. Mentre io con il cuore di pietra assistevo impassibile alla scena… Quella è stata l’ultima volta che l’ho visto…”. Sheridan si fermò, la sua voce ormai tradiva l’emozione… Kate timidamente aggiunse… “Si è trasferito all’estero?”… Il professore si portò le mani sul capo, poi continuò.. “Io ruppi totalmente i ponti con lui, ma mia moglie no, da lei seppi successivamente che si era trasferito a Miami. Viveva di mille espedienti, ma era contento perché poteva scrivere versi, poi un giorno incontrò una donna e si innamorò… Florence era il suo nome, Christina che la conobbe mi disse che era bellissima con lunghi capelli neri e due occhi verdi che ti scrutavano l’animo… Dalla loro unione nacque anche un bambino …. Ma Florence morì di parto e poco dopo anche il mio Charles fu trovato in una discarica con il cranio fracassato…”.
“E il bambino?”… Kate ormai pendeva dalle sue labbra…. “Purtroppo x quante ricerche abbia fatto, non se ne è saputo più nulla… la polizia ha archiviato il caso dicendo che il neonato era stato rapito da una tribù di zingari che a lungo aveva vissuto in quella zona”….
Per un attimo nella stanzetta scese il gelo, la poliziotta era incredula x quella storia, mente Sheridan non riusciva più a trattenere l’emozione…. Fu un attimo e Kate si alzò e istintivamente lo abbracciò forte… “Scusami, ma erano anni che non pensavo a questa storia, ma Christian mi ha ricordato Charles, gli assomiglia tanto, e poi stanotte parlando di te ha detto che tu rappresentavi x lui l'essenza stessa della vita… le stesse parole che mio figlio aveva scritto all’indirizzo di Florence…. Kate mi sento in colpa x ciò che è successo, è tutta colpa mia… del mio stupido egocentrismo…”…
“Coraggio… lei avrà sbagliato con suo figlio, ma ha dedicato la sua vita al prossimo, lui da lassù l’avrà gia xdonato… e sarà fiero di lei, di tutto il bene che ha fatto… Ma non è che avrebbe una sua foto?”
Sheridan scosse il capo… “Purtroppo qualche giorno dopo la sua morte, la nostra casa di Los Angeles ha preso fuoco x un corto circuito… mia moglie era sola in casa e non è riuscita a salvarsi… In un colpo solo ho perso l’unico affetto che mi era rimasto nonché tutti i nostri ricordi….”…
“Senta Professore, non le prometto nulla, ma una volta tornata a lavoro cercherò di fare delle ricerche su quanto è successo a suo figlio, ho degli amici dell’FBI, vedrà che qualcosa salterà fuori… è assurdo che abbiano chiuso le indagini così velocemente… “.. Kate ormai era determinata a dargli mano… “Anche a me era sembrato tutto troppo strano, anche xchè qualche mese dopo ho ricevuto diverse telefonate che mi minacciavano di morte se avessi continuato ad indagare…Comunque ti ringrazio Kate, potrei finalmente morire in pace se almeno sapessi che mio nipote sta bene”…
In quel momento entrò Linda… “Professore ho fatto tutti gli esami che mi aveva chiesto, ma il Dr. Troy è troppo nervoso…quasi non riuscivo a trovargli la vena giusta”…”Va bene Linda, gli dia un calmante e lo prepari x la gastroscopia arrivo subito”.
 
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striatina
view post Posted on 8/12/2003, 19:16




Christian ormai era al culmine della sopportazione, non ne poteva più di tutti quegli esami… avrebbe volentieri mandato al diavolo Linda o chicchessia… se solo l’avessero lasciato in pace…. Aveva solo voglia di dormire, almeno nei sogni si rivedeva normale, in piedi, con gli occhi capaci di nutrirsi ancora della bellezza di Kate… si sentiva morire x come l’aveva trattata, ma era deciso ad andare avanti così… non voleva la pietà di nessuno, tantomeno della donna che gli aveva rubato il cuore… evidentemente non era destino…
All’ennesimo ago che sentì conficcarsi nel suo povero braccio martoriato, ebbe uno scatto d’ira… “LINDA MI VUOLE LASCIARE IN PACE XCORTESIA, CHE RAZZA DI INTRUGLIO MI STA PROPINANDO ANCORA….”… e con tutta la forza che gli rimaneva agitò il braccio sinistro confusamente riuscendo a far cadere la flebo che l’infermiera aveva in mano…
“Figliolo, la smetta di agitarsi così”… Sheridan era entrato appena in tempo x assistere alla scena….
“LA SMETTA DI CHIAMARMI FIGLIOLO, DETESTO ESSERE CHIAMATO COSI’…. POI PROPRIO LEI… ALMENO MI AVESSE LACIATO MORIRE IN PACE ANZICHE’ TENERMI IN VITA IN QUESTE CONDIZIONI… SE LA VUOLE CHIAMARE VITA…”…
Sheridan sospirò…”Capisco il suo stato d’animo, ma ora mi deve ascoltare, non parlo mai a vanvera… le ho promesso che starà bene e manterrò la mia promessa, però ho bisogno della sua collaborazione. Questo suo atteggiamento è solo controproducente… x un attimo metta da parte la rabbia e si fidi di me…”.
Il giovane chirurgo si sentì colpito da quelle parole, soprattutto si sentì tranquillizzato dal suo tono di voce, in fondo cosa aveva da xdere…in cuor suo sapeva che non si sarebbe più rialzato da quel letto… “D’ACCORDO X OGGI FAREMO COME DICE LEI, MA SE TUTTO RIMARRA’ INALTERATO, COME CREDO, ALLORA MI LASCERETE TUTTI IN PACE…”. La sua voce era così fredda e determinata che fece sussultare il Professore….”Glielo ripeto, si fidi di me e tutto andrà bene…. Ora vediamo la febbre, 38° finalmente siamo a livelli più accettabili … quelli sono i risultati degli esami, senta Linda ora facciamo subito la gastroscopia ho già allertato di sopra e stanno x arrivare i portantini, poi lo lasci riposare un po’ e gli dia un’altra sacca di sangue xchè i valori non mi convincono ancora. Si le flebo con l’antibiotico le spostiamo a questo pomeriggio, sperando che la febbre non salga più. Intanto vado a parlare con la Dottoressa Michigan che farà il consulto neurologico. Christian ora la lascio nelle mani di Linda, cerchi di collaborare e vedrà che stasera si sentirà sicuramente meglio”.
 
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striatina
view post Posted on 8/12/2003, 20:04




Il povero Dr. Troy non proferì parola quando sentì arrivare i portantini… avvertì solo un fitto dolore alla mano quando questi lo sollevarono di peso x trasferirlo nella barella… Ormai gli sembrava che quel corpo non gli appartenesse più… lui che era sempre stato un cultore del suo fisico… lampade, ore e ore di palestra ed ora a cosa si era ridotto.. ad un fantoccio… forse stava davvero xdendo la voglia di lottare, ma nella sua mente risuonavano nitide le parole di Sheridan….fidati di me…
“Buon giorno Christian sono Mary ti ricordi di me?”… Come poteva non ricordare quella brunetta tutta curve che aveva adocchiato fin dal primo giorno che aveva iniziato il tirocinio da loro… gli sembrava fossero passati secoli…. “Si Mary mi ricordo di te, ti chiedo un favore inizia velocemente questo esame, ti giuro non ne posso più”….
Mary gli accarezzò i capelli… “Stai tranquillo, tu non agitarti e vedrai che finiremo presto… conosci la procedura no?”… La dottoressa spruzzò dell’anestetico sulla parte superiore della gola e quindi gli somministrò un blando sedativo x rilassarlo…. Poi con fermezza e decisione gli introdusse un tubo in gola… Christian non si mosse, sentiva un fastidio incredibile, ma il fatto stesso di xcepire qualcosa gli faceva capire che era ancora vivo… almeno poteva sentire quel corpo estraneo che gli graffiava la gola… Dopo 20 minuti, Mary estrasse il tubo… “Christian ho finito, il tuo stomaco mi sembra a posto, sicuramente ora avvertirai dei fastidi alla gola, ma vedrai che passerà presto….”. Christian annuì e i barellieri lo riaccompagnarono in camera dove Linda era già pronta con la sacca della trasfusione… Sheridan li raggiunse poco dopo… “Bene Linda può procedere con la trasfusione, poi direi che affinché il midollo osseo produca nuove cellule del sangue potremo dargli delle compresse di ferro… Allora Christian come si sente, so che la gastroscopia è un esame abbastanza fastidioso… “PER UN ATTIMO MI SONO SENTITO VIVO”… Linda guardò il Professore, quel ragazzo le faceva una pena… In passato l’aveva spesso criticato x il suo comportamento libertino, ma adesso ne aveva davvero passate troppe….
TOC TOC “Posso entrare?”… Sean entrò di soppiatto… “Allora amico, come procede?”… Christian non aveva voglia di parlare, anche xchè avrebbe risposto in modo sgarbato… in quelle condizioni cosa avrebbe dovuto rispondere?… “Professore dica qualcosa almeno lei… visto che il mio amico non è in vena…”… “SENTI SEAN VISTO CHE MI PROVOCHI… COSA VORRESTI CHE TI DICA CHE STO BENE? ORMAI SONO UN VEGETALE CHE GIOISCE QUANDO LO TORTURANO XCHE’ COSI’ SI SENTE VIVO, NON SAI IL PIACERE CHE HO PROVATO QUANDO MI HANNO INFILATO QUEL TUBO IN GOLA, ERA COME SE STESSI FACENDO L’AMORE CON UNA BELLA DONNA LO SENTIVO CAPITE…. ORA SE NON DOVETE FARMI NIENT’ALTRO ANDATEVENE… ANZI FATEMI UN FAVORE ENTRATE QUA DENTRO SOLO PER GLI ESAMI E BASTA… NON VOGLIO RICEVERE NESSUNA VISITA… E SI RICORDI SHERIDAN SE OGGI NON SUCCEDERA’ NIENTE DA DOMANI VOI CON ME AVETE CHIUSO!”…
Sean guardò l’amico allibito mentre Sheridan gli fece cenno di tacere… “Bene Christian, cerchi di riposare, questo è il campanello (e glielo mise sulla mano sinistra), chiami x qualsiasi necessità e noi ci vediamo più tardi x la visita neurologica”…
SLANG… Il suono della porta avvertì Christian che era rimasto solo…. Le lacrime iniziarono a sgorgargli lentamente… non sopportava la pietà degli altri… d’ora in poi avrebbe dovuto contare solo su se stesso… bella prospettiva di vita… inchiodato in un letto ed immerso nel buio più totale… No, ne era sicuro, se sarebbe uscito dall’ospedale in quelle condizioni avrebbe messo fine lui a quella misera esistenza… c’erano tanti centri in America che praticavano l’eutanasia…
 
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striatina
view post Posted on 9/12/2003, 02:16




Sean era uscito dalla stanza sconvolto, il suo amico sembrava un indemoniato, anche la sua voce era metallica e tagliente, e poi quel tono così distaccato e freddo come se non avesse più alcun interesse… “Sean non si angosci, l’ho già spiegato anche a sua figlia. Christian si sta chiudendo in se stesso, la sua è la reazione di un uomo che ha paura… x quanto abbia cercato di fargli capire che guarirà, la sua mente si è convinta del contrario… In sostanza è sotto choc e inizio a credere che la sua cecità dipenda da un fattore puramente psicologico… Comunque l’esito della gastroscopia è positivo, il suo stomaco non ha riportato danni e quindi abbiamo scongiurato il problema del tico tico…. Però adesso mi preoccupa il suo stato mentale… Forse è il caso che parli con uno psicologo…”
… Sean annuì… “Qui abbiamo la Dottoressa Santiago, ma non so se Christian accetterebbe di parlare con lei… non sono in ottimi rapporti…”.
Sheridan sorrise… “Credo di aver capito, ha proprio un bel caratterino il nostro Christian… comunque chieda alla Dottoressa di fare un sacrificio, magari riuscirà a farlo ragionare…”.
Sean corse nello studio di Grace che seppure riluttante accettò di parlare cion Christian…
TOC TOC “Posso entrare?”… Christian teneva gli occhi chiusi, ma non dormiva… “Christian, sono io Grace”…. Il ragazzo sbuffò…”TI HANNO MANDATO IN AVANSCOPERTA… NON PERDERE ALTRO TEMPO, RIFERISCI A SEAN O A CHI X LUI DI LASCIARMI IN PACE!”… Grace non si fece spaventare, prese una sedia e si sedette accanto a lui… “Carissimo ora mi ascolterai, che tu lo voglia o no… Hai tutto il diritto di essere arrabbiato con il mondo intero… ormai è quasi un mese che sei ricoverato e adesso ti ritrovi in queste condizioni, ma il peggio è passato, il Professor Sheridan è sicuro che tu guarirai al 100%”…
Christian iniziò a ridere in modo isterico, una risata strana che mise i brividi a Grace…”BRAVISSIMA, SE POTESSI TI APPLAUDIREI, UN’INTERPRETAZIONE DA OSCAR LA TUA… IO GUARIRE… CERTO QUANDO GLI ASINI VOLERANNO. BASTA MI AVETE ROTTO I C****** CON LE VOSTRE CHIACCHIERE, MANCAVI SOLO TU ALL’APPELLO, MI AVETE PROPRIO PRESO X IDIOTA…”… Grace lo stoppò…”E no, tutti noi eravamo in ansia x te ieri sera, quando non sapevamo se l’antidoto sarebbe arrivato in tempo… Kate si è dissanguata dandoti il suo sangue e Sean, Alex… sono tutti distrutti e adesso tu li ripaghi con questo stupido atteggiamento…. Sheridan è un luminare e sa il fatto suo, ti ha salvato la vita e se lui dice che guarirai stai pur certo che sarà così… Non fare il testone, dammi retta una volta tanto, pensa positivo e vedrai che le cose miglioreranno….”.
Christian strinse forte gli occhi e poi urlò con tutto il fiato che aveva in gola “FUORI, LASCIATEMI IN PACE E FINITELA CON QUESTA ASSSURDA COMMEDIA, LA MIA VITA ORMAI E’ DISTRUTTA!!!”… La giovane donna cercò di calmarlo, ma inutilmente, perciò prima che si facesse davvero male con la flebo preferì uscire… Fuori Sean e Sheridan si guardavano preoccupati, quell’urlo li aveva fatti trasalire… “Mi dispiace, ho fatto del mio meglio, ma si è convinto che non guarirà mai”.
L’anziano Professore fece spallucce… “E’ proprio testardo, allora speriamo che si convinca dopo il consulto neurologico… certo che ora inizia a preoccuparmi, se lui non collabora… le cose potrebbero precipitare…”.
 
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striatina
view post Posted on 9/12/2003, 16:17




“Senta Professore e se provassimo con l’ipnosi? Forse è la soluzione migliore, ora gli faccia fare il consulto, poi se la Michigan confermerà le nostre ipotesi, interverrò con l’ipnosi”… Sheridan strinse la mano a Grace… “Ha proprio ragione Dottoressa, bene è già mezzogiorno, ecco i portantini andiamo a vedere cosa dice la sua collega”.
Christian sentì nuovamente quella maledetta porta aprirsi ed il suo corpo afferrato da diverse mani e adagiato su un qualcosa di duro e freddo… “Ci risiamo”, pensò, “Sta iniziando un’altra gita, è vero ora c’è il consulto con la Michigan, sai che spasso, tanto cosa potrà dirmi di nuovo? Però almeno ci potrò mettere la parola fine… A meno che stasera, come dice quel vecchio, non accada il miracolo… ma x favore, che ipocrita!”.
“Dr. Troy buon giorno, sono la Dr. Michigan, prima di procedere con la visita volevo farle una tac x accertare che non ci siano danni al sistema nervoso”… Christian riuscì solo a grugnire…”Faccia lei”… Quindi iniziò l’esame vero e proprio, al termine del quale il giovane chirurgo fu riaccompagnato in camera…
“Professor Sheridan il suo paziente non ha assolutamente nulla agli occhi, si tratta di una cecità apparente collegata all’isteria… dopo quello che ha passato non è un fatto inusuale, sono sicurissima che il problema si è presentato come una reazione allo stress”… La Dottoressa fece vedere la Tac al ricercatore, “vede il nervo ottico non presenta alcun problema, è tutto nei limiti, anche durante la visita non ho riscontrato niente di anomalo”… Sheridan annuì… “E invece x le gambe cosa mi dice?”… La Michigan afferrò un’altra lastra… “Anche qui non riscontro nessuna lesione particolare, si tratta indubbiamente di un effetto collaterale dovuto all’antidoto… Suggerirei di intensificare le flebo cosicché quella sostanza venga espulsa velocemente con le urine. Magari potrebbe inserire anche un leggero diuretico…. Insomma è una situazione passeggera, però ho notato che il paziente è assente, come se si fosse convinto che non uscirà mai da questa situazione”.
Sheridan si sedette un attimo… “E’ questa la verità, non vuole sentire ragioni, ormai si è chiuso in se stesso, mi hanno parlato dell' ipnosi…”.
La Michigan ripose via le lastre…”Non è una cattiva idea, se si può fare lo farei subito, non perderei altro tempo”.
Sheridan ringraziò la collega e scese subito di sotto comunicando a Grace e Sean il risultato del consulto. In quel momento arrivò anche Kate… “Professore, come vanno le cose?”…
“Christian fisicamente può recuperare al 100%, ma mentalmente si sta solo facendo del male, x questo ora tentiamo con l’ipnosi, è pronta Grace, noi entreremo con lei, ma mi raccomando Christian non si deve accorgere della nostra presenza”.
Lentamente aprirono la porta… “Christian, sono Grace, ho appena ricevuto l’esito della tua visita, i tuoi occhi e le tue gambe non hanno niente, recupererai la perfetta efficienza al più presto, ma devi collaborare con noi.. “. Christian si irrigidì di nuovo… “ANCORA A PRENDERMI IN GIRO… BASTA NON VI CREDO PIU' E ORA FUORI DA QUESTA STANZA…”. Grace non si perse d’animo mantenendo un tono di voce basso e rassicurante continuò a parlargli… “Ora ascoltami e rilassati. Fai tre respiri profondi, inspira cercando di sentire l'aria che entra nell'addome, trattienila per 10 secondi ed espira ripetendo a te stesso: adesso dormo. Di nuovo”. Grace ripetè i comandi x tre volte…” Ora cerca di sentire una sensazione di galleggiamento.
Immagina dei gradini davanti a te, sono dieci. Comincia a scendere le scale contando all'indietro da 10 ad 1. Ora ripeti con me …IO STO BENE, I MIEI OCCHI VEDONO E LE MIE GAMBE CAMMINANO. Ancora, bravissimo, bene ci siamo quasi, adesso puoi risalire i dieci gradini contando da 1 a 10. Al decimo aprirai gli occhi e ti sveglierai completamente rilassato e con gli occhi e le gambe guarite… UNO DUE TRE…”.
Christian si risvegliò e istintivamente aprì gli occhi, subito li richiuse come se qualcosa gli avesse dato fastidio, in effetti un raggio di sole arrivava direttamente sul suo viso… Il ragazzo sorrise, spalancò di nuovo gli occhi e voltò la testa rendendosi conto che seppure a fatica riusciva a distinguere qualcosa…. “Kate, Tesoro sei qui vero?”… La ragazza si avvicinò subito a lui e non potè trattenere le lacrime vedendo quello sguardo illuminarsi… “Non riesco a focalizzare bene, ma è bellissimo vedere il tuo viso, non ci posso credere, il luminare aveva proprio ragione…”. Sheridan allora prese la parola… “Hai visto ragazzo mio, cosa ti dicevo? Ma stavolta devi ringraziare soprattutto la Dottoressa Santiago…”. Christian sorrise… “Grazie Grace e scusate per il mio atteggiamento, ero sicuro che non sarei mai guarito.. Perdonami Kate, non meritavi di essere trattata così, lo sai quello che provo per te…”. Kate lo accarezzò…”Shh, ora basta, ti ho perdonato subito, ho capito xchè parlavi così, ma adesso devi fare il bravo xchè io voglio incontrare il mio ragazzo fuori da qua, ne ho abbastanza di queste corsie…”…
Christian rise di gusto… “Hai ragione amore, Professore cosa devo fare adesso? Sento le gambe ancora intorpidite”….
Sheridan si sedette sul una sedia.. “Allora la Michigan ti ha esaminato da testa a piedi e non trovato niente di negativo, perciò adesso ti farò delle flebo x xmettere al tuo fisico di smaltire più velocemente l’antidoto, così lentamente riacquistarai anche la totale sensibilità delle gambe… Credo che domani anche questo problema sarà risolto… Ora riposa un po’, è stata una mattinata faticosa, ma sono veramente felice che tu stia meglio…” Christian allungò la sua mano sinistra verso il Professore… “Grazie, mi ha salvato la vita, sono stato fortunato ad incontrare una xsona speciale come lei. Le ripeto mi scuso ancora x come l’ho trattata”.
Sheridan gli dette un buffetto sulla guancia ed uscì dalla stanza.



Edited by juliandreamer - 9/12/2003, 14:19
 
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JULIAN
view post Posted on 9/12/2003, 16:52




Kate era uscita dalla camera di Christian per lasciare che gli fossero fatti gli esami ed i controlli del caso… Cavolo che nottata… si sentiva stanchissima ed ora sarebbe volentieri andata a casa a farsi una bella doccia ed una dormita… in fin dei conti erano già le due del pomeriggio e lei non aveva chiuso occhio per tutta notte… e comunque non ce l’avrebbe fatta con la situazione di Christian!
Ma ora che stava bene.. e bene o male si erano rappacificati si era guadagnata un meritato riposo… Riguardò l’orologio come a focalizzare l’ora ed ad un certo punto.. si sentì gelare… :”va bene… l’aspetto domani mattina per discuterne più approfonditamente” Le parole del Maggiore Campbell le tornarono alla mente… solo in quel momento… Doveva essere lì questa mattina… ed invece con tutto quello che era successo le era completamente passato di mente…….
Accese nervosamente il cellulare che si era spento in quanto scarico…. ma rimase acceso per qualche secondo prima di spegnersi nuovamente…. Era agitatissima.. sarebbe voluta entrare da Christian per avvisarlo del suo impegno, ma c’erano i dottori a consulto e non le sembrava davvero il caso.. quindi si diresse nell’ufficio di Sean per avvisare almeno lui, ma anche la sua porta era chiusa per un consulto “Accidenti” urlò disperata.. proprio adesso che aveva bisogno sembrava che lì in clinica si fossero dileguati tutti…. Cercò un telefono pubblico e compose il numero della caserma “Occupato…” camminò avanti ed indietro per smorzare il nervosismo.. e aspettando che qualche situazione si sbloccasse.. dopodiché riprovò nuovamente col telefono “occupato..” “Accidenti” urlò nuovamente… e senza pensarci ancora due volte uscì come una furia dalla clinica.. prese la macchina in direzione della caserma

Edited by JULIAN - 9/12/2003, 14:35
 
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striatina
view post Posted on 9/12/2003, 18:47




Per fortuna il Maggiore era ancora in caserma. Kate si fece annunciare e aspettò pazientemente, si sentiva esausta, ma allo stesso tempo felice x come le cose si stavano mettendo. Finalmente il suo Christian stava uscendo da quell'incubo e presto entrambi avrebbero potuto incominciare una nuova vita insieme... "Agente McNamara, si può accomodare", un collega le fece strada e lei entrò nel grande ufficio del Maggiore...
"Buon giorno Maggiore, mi scusi x l'ora, ma sono stata trattenuta in ospedale"... Campbell le sorrise e la invitò a sedersi... "Non si preoccupi ho saputo del Dr. Troy, siamo stati noi a mettere a disposizione l'elicottero... x fortuna che l'antidoto ha funzionato. Il suo ragazzo è la prima xsona ad uscire indenne dalle grinfie di quella donna... Anzi quando starà meglio vorrei interrogarlo x fare in modo che simili episodi non si ripetano più...".
Kate impallidì, in tutto quel trambusto si era completamente scordata di Cleo... "Maggiore, a questo proposito, quando eravamo in attesa dell'antidoto quella donna ha cercato di nuovo di uccidere Christian... x puro caso sono entrata nella sua stanza e l'ho trovata con una pistola in mano... poi non so cosa le sia passato per la mente, ma mi ha fatto chiudere gli occhi ed è scappata.".
Campbell si alzò... "Questo significa che il Dr. Troy è ancora in pericolo, bisognerà che mandi un'agente a sorvegliare la stanza...".
Kate sorrise... "Mi scusi se mi permetto, ma visto che ieri gli avevo chiesto di rimettermi subito all'opera, potrei essere io a sorvegliare Christian, anche perchè lui ha bisogno di un aiuto... "...
Il maggiore sorrise... "E' proprio innamorata di lui, che strano qualcuno mi aveva detto che aveva una relazione con un uomo sposato...". Kate rimase a bocca aperta... "Sta scherzando vero? No, guardi Christian è l'unico uomo che abbia mai amato in vita mia... glielo posso assicurare..."...
"Non si preoccupi signorina, torni pure dal suo ragazzo, le affido l'incarico di sorvegliarlo 24 ore su 24, mi raccomando non lo perda mai d'occhio, poi vedremo probabilmente quando lui starà bene le affiderò un'altra missione, ma prima devo controllare alcune cose. Ora vada a riposare e dica al Dr. Troy che presto andrò a trovarlo...".
Kate soddisfatta salutò e si precipitò alla macchina.

Intanto Campbell ripensava alle parole di Kate... "Chissà perchè Julia mi ha preso in giro, inventandosi tutte quelle stupidaggini... e se il vero problema fosse proprio il Dr. Troy? Ora la chiamo e vediamo se si ostina ancora a dire bugie.... Pronto Julia, sono il Maggiore Campbell, tutto bene, avrei bisogno di vederti, sai x quello che mi chiesto... Si stasera alle 6 va bene ti aspetto a dopo... Ciao".
 
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striatina
view post Posted on 10/12/2003, 00:45




“Kate, dove eri finita? Ti stavano cercando tutti…”… Christian tirò un sospirò di sollievo nel rivedere la ragazza… “Scusa, hai ragione… sono sparita così all’improvviso, ma mi sono ricordata di avere un appuntamento con il Maggiore Campbell ed ero tremendamente in ritardo… Poi da te c’erano i medici, mio padre non so dove fosse e così sono scappata via di corsa, ma ora sono di nuovo qui ed ho anche delle belle notizie”… La ragazza si avvicinò a Christian e lo baciò dolcemente…
“Non sai quanto è bello riuscire a rivedere il tuo volto… ancora la vista non è nitida, ma migliora di ora in ora e anche le gambe… inizio ad avvertire un leggero formicolio…”…
“Anche le chiazze stanno sparendo, Amore mio finalmente l’incubo sta svanendo… e x chiudere il cerchio da oggi sono di nuovo in servizio… Il Maggiore è stato carinissimo con me e mi ha affidato un incarico speciale, di estrema importanza…”…
Il giovane sgranò gli occhi… “Questo significa che non potrai più stare qui con me…e chi mi aiuterà allora, Linda? Dopo tutto quello che le ho fatto passare, mi odiera, povera donna…”… Ma la poliziotta continuava a sorridere… “E secondo te se io mi dovessi allontanare da te avrei questa faccia? No Amore questo incarico così importante riguarda proprio te… ho l’ordine di sorvegliarti 24 ore su 24, questo significa che mi dovrai sopportare fino a quando non uscirai da qui…”. Christian ascoltava allibito… “Perché Campbell vuole questo? Perché ne deduco che al di là del nostro piacere personale ci sia qualcos’altro sotto... O mi sbaglio?”….
Kate si guardò un po’ intorno poi riprese a parlare… “sai con tutto il trambusto che c’è stato mi era sfuggito di mente, ma mentre tutti erano sul tetto in attesa dell’antidoto Cleo è stata qui. Non so perchè ho notato qualcosa di strano e sono entrata nella stanza e lei era lì con la pistola in mano accanto al tuo letto… Era decisa ad ucciderci, poi improvvisamente ha cambiato idea ed è fuggita… Campbell vuole che tu stia al sicuro, anzi quando starai meglio vorrebbe interrogarti, tu sei l’unico sopravvissuto a quella pazza criminale… “. Christian le strinse forte la mano… “Maledetto il giorno che l’ho portata a casa mia, ora non ho solo Escobar alle calcagna, ma anche quella psicopatica…. Insomma l’incubo continua, e x colpa mia ho messo in pericolo anche la tua vita…”… Lei si portò la sua mano alla bocca baciandogliela…. “Christian due innamorati dividono tutto, sia il bene che il male, quindi d’ora in poi affronteremo ogni cosa insieme. Ho rischiato ancora di xderti, non voglio più ripetere una simile esperienza… Ciò che è successo fa parte del passato, ci ho riflettuto e anche parecchio, non ho il diritto di giudicare il vostro comportamento… Escobar è una bestia della peggior specie, non ha pietà x nessuno e voi siete stati costretti ad agire così… ho letto su di lui cose efferate, è capace di tutto e non ha cuore… Ho reagito male perché ho pensato da poliziotta, ma la donna Kate ha capito xfettamente e probabilmente x difendere i propri cari avrebbe fatto lo stesso…”.
Christian ascoltò in silenzio, poi con la voce tremante disse… “Signorina McNamara questo significa che mi vuole ancora sposare?”, Kate sorrise… “Se non hai cambiato idea e ti sei stufato di me, sì, ti sposerei anche subito…”. Il giovane chirurgo riacquistò improvvisamente colore, era inutile negarlo era Kate la sua migliore medicina… sporgendosi un po’ raggiunse il cassetto del comodino e riprese in mano l’anello… “Kate ti prego riprendi questo anello, ti prometto che non avrò più segreti nei tuoi confronti e soprattutto avrò sempre fiducia in te…”. La ragazza se lo infilò al dito e lo baciò con passione … Un bacio lungo e profondo che lo lasciò senza fiato… “How, in questo modo risusciteresti anche un morto, baci da Dio ragazza mia…”… Kate arrossì, “Ringrazia che sono immobilizzato, altrimenti… Dai non fare quella faccia, lo so che con le chiazze non devo essere molto presentabile, ma così sembra che abbia visto un fantasma… ti faccio così paura?”… Una risata argentina risuonò x la stanza, Kate non riusciva più a trattenersi… “Ebbene si, lo hai scoperto, ho paura di te…. Scemo! Adesso possiamo finalmente guardare avanti, non vedo l’ora di uscire da questo posto, e vivere la nostra storia come tutte le xsone normali”…
Già la normalità… ormai l’avevano persa di vista… “Anche io non vedo l’ora di tornare a casa, anzi vorrei che quella fosse anche la tua casa… Per me sarebbe impossibile tornarci a vivere da solo… Cosa significa quel sorriso? Si, non ho dimenticato quello che mi hai detto, ma non credo ci siano problemi nel condividere 4 mura… non trovi? Ah prima che mi dimentichi, visto che ci siamo ripromessi di non nasconderci più nulla volevo dirti che l’altro giorno prima che stessi male di nuovo è passata Julia ed è tornata alla carica, l’ho cacciata via, ma Amore non ne posso più, forse è davvero venuto il momento di parlare a Sean, solo lui può farla ragionare”…
La coraggiosa poliziotta si rabbuiò, possibile che Julia fosse così testarda?… “Facciamo così una volta fuori dall’ospedale, se lei continuerà ad insistere li inviterai entrambi a casa tua e parlerai chiaro… Ma adesso basta parlare degli altri, voglio stare un po’ con te.” E gli si accoccolò vicinò accarezzandogli il viso…
Quindi entrambi vinti dalla stanchezza si addormentarono.
 
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striatina
view post Posted on 10/12/2003, 01:10




Sean entrò nella stanza ed assistette con sorpresa alla scena… i due giovani che dormivano abbracciati… Kate sentendo la porta aprirsi si svegliò e sorrise a suo padre… “Ciao Sean, stai un po’ tu con Chris, vado a farmi una doccia veloce, mi aiuterà ad essere un po’ più presentabile….”
Intanto anche il chirurgo si era svegliato… “Amico mio, quanto tempo sono stato immerso nel buio? Xchè ho l’impressione, vedendo te, che siano passati tanti anni, ti vedo invecchiato Sean…”. Il Dr. McNamara scoppiò a ridere, ne aveva proprio bisogno dopo quelle ore d’angoscia…“Noto con piacere che si è risistemato tutto tra te e Kate e anche tu hai una cera migliore…”… Christian si tirò un po’ su… “Sean tua figlia ha il potere di farmi stare bene, mi ha ridato il calore vitale che avevo perso… e poi riflettevo su ciò che mi ha detto Alex tempo fa, nonché il caro Sheridan, devo starmene tranquillo, x quanto cerchi di fingere, non ho forze… insomma mi sento uno straccio ed è meglio che cerchi di stare a riposo liberando x un po’ la mente da tutti quei pensieri su Cleo, Escobar o quant’altri”.
Sean annuì… “Christian devi pensare solo a guarire, su Cleo sta indagando la polizia e quanto ad Escobar ho già rilasciato la mia deposizione dicendo che quella faccia è opera nostra… Penso che siano già andati a prelevare Bobolit, insomma il cerchio intorno al nostro amico lentamente si stringe… Conoscendo quel viscido credo che non ci metterà molto a raccontare ogni cosa… Quei due bastardi che sono entrati in casa mia poi hanno commesso un grave errore nel farsi vedere a volto scoperto, lasciando le loro impronte su quel coltello… Flanagan mi ha detto che secondo lui quei due a quest’ora saranno morti, xchè la malavita è solita punire così chi sbaglia…Ma dimmi di Kate, avete risolto davvero tutto, non sai quanto mi senta sollevato…”.
Sean aggiustò i cuscini x xmettere a Christian di stare più comodo… “Si, tra noi è tornato tutto a posto, ha rivoluto anche l’anello che le avevo dato… ora il suo capo le ha ordinato di stare al mio fianco 24 ore su 24… sai Cleo ha cercato ancora di ucciderci… quando voi eravate in attesa dell’antidoto, lei era qui con una pistola in mano… ma scusa Sean hai portato via tu il ritratto di mia madre, era sul comodino…”, Sean rimase stupito, non ci aveva fatto caso, ma effettivamente il ritratto non era più al suo posto…Aprì il comodino, ma non c’era, quindi si avvicinò alla porta del bagno x chiedere a Kate… questa uscì di corsa, e un flash le attraversò la mente… “Ora che ci penso il ritratto era lì, poi Cleo… ecco cosa l’ha distratta… poi mi ha fatto girare e quando è uscita il ritratto non c’era più…l’ha preso quella donna...”.
Christian e Sean impallidirono… “Oh mio Dio cosa significa questo? Xchè quella pazza ha preso il ritratto di mia madre… forse sa chi è… Non vedo altra spiegazione, altrimenti perché non ci avrebbe ucciso… E’ assurdo tutto ciò… Che fai Kate?”… La ragazza stava prendendo il cellulare… “Chiamo Francine x avere un’altra copia della foto, nel frattempo voglio che il ritratto torni al suo posto, poi scopriremo cosa si nasconde dietro questa sparizione”…
 
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