| Gordon ed i suoi uomini in breve tempo organizzarono delle squadre di soccorso xchè non ci fossero dei problemi durante gli scavi. Il tempo a loro disposizione era poco, non era il caso che un lavoro affrettato complicasse la buona riuscita dell’operazione. Ormai avevano individuato la baracca, ma visto che da là sotto non provenivano lamenti bisognava stare molti attenti per non rischiare danni ulteriori alle infrastrutture. Purtroppo i mezzi a disposizione non erano proprio all’avanguardia, qualche badile al massimo, ma gli uomini iniziarono subito a lavorare alacremente. Improvvisamente un forte rumore meccanico li distrasse. Alzarono gli occhi al cielo e videro un elicottero che iniziava le procedure di atterraggio. Gordon prese subito a gesticolare, “Maledizione, se continua a volare così basso c’è il rischio di nuovi crolli, qui è tutto precario. Campbell ha la possibilità di mettersi in contatto con il pilota? Non può atterrare qui nell’aia, causerebbe solo ulteriori problemi”. Campbell annuì e corse nella fattoria a prendere il cellulare, in breve tempo con un rapido giro di telefonate riuscì ad entrare in contatto con l’elicottero. Ora però si poneva il problema, dove trovare uno spiazzo? Kate riflettè un attimo poi gli si illuminarono gli occhi. “Maggiore c’è lo spazio della porcilaia, li non ci sono problemi e tra l’altro non è molto lontano”. Campbell annuì e riferì il messaggio al pilota dandogli le giuste coordinate. L’elicottero si risollevò di nuovo e Gordon potè riprendere le operazioni. Ogni singola pietra veniva spostata stando ben attenti a non toccare le travi portanti. Un acre fumo rendeva ogni loro gesto ancora più difficile. Gordon scosse la testa, per lui era evidente che la corsa contro il tempo fosse finita, c’erano soltanto due corpi da recuperare, ma non voleva dirlo x non affossare del tutto le speranze di Kate e Sheridan che continuavano a chiamare il loro congiunto. Quella giovane donna era davvero indomita, aveva saputo da Flanagan che si trattava di una collega e aveva subito intuito quali potessero essere le sue capacità. Invece quell’anziano, lo aveva colpito per quello sguardo fiero, ma allo stesso tempo gli aveva fatto tenerezza il dolore x quel ragazzo finito sotto le macerie. Christian, così si chiamava, un gesto d’eroismo il suo pagato a caro prezzo. Ci avrebbe guadagnato un encomio ed una medaglia, ma poi? Si rattristò perché gli sembrò di rivivere la stessa scena di tanti anni prima. Era ancora un ragazzo incerto sul suo futuro, quando in compagnia di suo fratello maggiore Greg si era ritrovato nel bel mezzo di un terremoto. Erano in California, lungo la famigerata faglia di Sant’Antonio per una vacanza programmata da sempre. Surf, belle ragazze, tutto era andato x il meglio fino a quella terribile mattina. Avevano avvertito subito le scosse, ma nel villaggio in cui alloggiavano non era successo niente, anche la cittadina di Sant’Anna sembrava a posto come sempre, solo qualche crepa ogni tanto. Invece percorrendo la strada principale iniziarono a sentire delle voci disperate, si avvicinarono e capirono subito che il terremoto aveva lasciato delle conseguenze. Fuori da una palazzina in parte crollata c’era una giovane donna in lacrime, suo figlio di sei anni era rimasto dentro. Lei aveva strappato il bambino più piccolo dalla culla, ma non era riuscita a fare altrettanto con Peter, nella foga la sua manina si era staccata da lei che ora piangeva disperata. Greg non aveva perso tempo, nonostante gli scricchiolii non facessero presagire niente di buono si fiondò dentro e trovò il piccolo spaurito nascosto dietro una poltrona, afferratolo corse velocemente fuori, ma capì che qualcosa non andava perciò disse al piccolo di correre quanto più poteva. Peter ubbidì e presto fu tra le braccia della mamma, giusto in tempo prima che tutto si sbriciolasse. Greg no, lui aveva intuito il pericolo e si era sacrificato per quel bambino. Lo ritrovarono qualche giorno dopo privo di vita. Lo avvolsero nella bandiera americana e consegnarono ai suoi genitori una medaglia. Suo fratello era diventato un’eroe come lo sarebbe stato quell’uomo che cercavano. “Hey Gordon tutto bene?”. Corday aveva notato quella strana espressione sul volto del suo superiore che ormai conosceva da anni. “Si, non preoccuparti, pensavo a mio fratello. Ma adesso che succede?”. Uno schiamazzo lo fece voltare di scatto, di fronte ai suoi occhi alcuni i grossi maiali. “E questi da dove arrivano?”. Kate arrossì perché riconobbe i maiali che Christian a lungo aveva accudito. Subito si avvicinò a loro che riconoscendola la circondarono. In quel momento arrivò anche una jeep da cui scese un attonito Alex. Il giovane medico si stropicciò più volte gli occhi, quindi saltò giù dall’auto ed abbracciò forte la ragzza: “Kate, mio Dio sei proprio tu, non ci posso credere, fatti abbracciare! Non sai quante lacrime abbiamo versato x te e Christian, a proposito dove è quel vecchio filibustiere?”. Kate si divincolò da quell’abbraccio, fu quindi Sean ad avvicinarsi all’amico: “Alex mi dispiace non averti avvisato prima, ma Christian è sepolto sotto quelle macerie. Stiamo cercando di tirarlo fuori, ma come puoi vedere i mezzi a nostra disposizione non sono certo all’avanguardia. Purtroppo abbiamo perso del tempo prezioso perché è da poco che abbiamo scoperto tutto ciò. Ma adesso ti prego vai a controllare le condizioni di Gorge, è laggiù dentro la fattoria”. Alex, seppure sconvolto, annuì, prese la sua valigetta e si recò dall’agente dell’Fbi. Dopo un po’ riuscì. “Come sta George?”, Kate subito lo tempestò di domande. “Tutto sommato ha reagito bene ai postumi dell’incidente, l’ho trovato lucido, e anzi vi porto un suo suggerimento. X evitare di scavare a vuoto mi ha detto che si potrebbero usare i maiali. Il loro olfatto è simile a quello dei cani, pensa che in Italia li usano per cercare i tartufi, quindi potremo fargli odorare qualcosa che è appartenuto a Christian e vedere un po’, tanto non abbiamo niente da perdere”. Kate guardò l’amico e poi i maiali, “In effetti hai ragione, vado a prendere la scarpa di Christian”. Poco dopo tornò con l’oggetto e la fece odorare ai maiali, questi iniziarono ad odorare il terreno, e poi lentamente si spinsero verso la baracca, tutto gli uomini incuriositi smisero di lavorare ed osservarono la scena, quando il più grosso dei tre, il mitico Campbell, proprio al centro delle macerie iniziò a grugnire più forte. Gli altri si avvicinarono e si unirono al coro. “Forse hanno trovato qualcosa” grido Gordon “Fateli allontanare ed iniziamo a scavare in quel punto”. Prese il badile e con foga iniziò a spostare pietre su pietre fino a quando si fermò sconvolto, si girò verso gli altri che impallidirono, tra le mani aveva un lembo di tessuto bianco insanguinato.
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