| Ebbene,il cocco di papà stava tirando fuori le unghie. A quella mia piccola provocazione reagì avvicinandomi al suo petto,sol per allontanarmi lesto poi,come scottato. Le donne con lui non si erano mai lamentate?Ne avevano mai trovato il tempo di farlo con questo..casanova mordi e fuggi? Scommetto che fuggiva dal letto delle allegre donzelle prima dell'alba,con un lenzuolo attorno ai fianchi,saltellando nel cercare scarpe e vestiti. Rinunciai a quel commento e ad un sorriso sfacciato per due paia di occhioni sorpresi.Ero abituata ad essere trattata assai malamente da uomini più rudi,la cosa non mi dava più molti problemi. Solo un fondo di amarezza,due dita. Lo classificai come un borioso,inutile,arrogante figlio di papà.Di quelli che hanno avuto tutto dalla vita,e sono convinti che nulla per loro mai cambierà.Soldi,successo,donne.Sesso,macchine.Uno schioccare di dita e tutto ai loro piedi. Mi diressi verso il cafè,ancheggiando volutamente.La situazione,dopotutto,sarebbe stata da filmare.Io che entravo in uno di quei cafè,sculettando leggiadra e facendo inarcare parecchi sopraccigli. Chissà se quello sconosciuto che mi accompagnava mi avrebbe trascinata fuori. Ero determinata a scoprire se riusciva a reggere me,e soprattutto la situazione che mi auguravo di creare. Con tutto il cuore. <<appena giunta dall'italia,fresca fresca>> risposi all'istante,nel trovarmelo affianco.Poggiai la mia mano sulla sua,nello spingere anch'io la porta,nell'aprirla.Nemmeno lo osservavo,concentrandomi in quell'innocente contatto,una carezza prolungata a quel dorso di mano,un intrecciare appena le mie dita con le sue.Nell'alzare il capo lo fissai in volto,seria.<<mi giudichi una signora?>> chiesi,la voce bassa.Non aspettai risposta.Misi piede dentro il locale,togliendo la mano e interrompendo il contatto.Mi rivoltai verso lui passando una mano aperta fra i capelli,lasciando libero il volto. E mi chiesi distrattamente se avrebbe continuato a chiamarmi piccola.
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