Qui non siamo ad Atlanta, ma da tutt'altra parte degli Stati Uniti, ma visto che abbiamo eletto questo a topic forensic posto qui questo articolo
Delitti davvero bestiali
Un laboratorio di medicina legale unico al mondo.
da National Geographic Italia, aprile 2004
Carcassa di alce, ala di aquila, vasetto di caviale, cistifellea di orso. Gli ingredienti di una pozione magica? No, sono prove di reati, imbustate, etichettate e conservate nelle celle frigorifere dell’unico laboratorio di medicina legale per animali al mondo, quello della National Fish and Wildlife Service (l’ente governativo Usa per la tutela della flora e della fauna selvatica) di Ashland, nell’Oregon. Grazie a questo laboratorio, oggi è molto più facile condannare chi viola le leggi che tutelano gli animali a rischio di estinzione. “E’ una fortuna poter disporre di un laboratorio di medicina legale dedicato agli animali” dice Edgar Espinoza, vicedirettore del laboratorio. “Ben pochi Paesi possono permettersi una struttura simile. E ad Ashland il lavoro non manca di certo. “Probabilmente il commercio illegale di animali selvatici è secondo solo al traffico di droghe” dice Tim Santel, agente del Nfws. Ogni anno, in media, 1 23 scienziati del laboratorio analizzano oltre 5500 corpi di reato, dalle carcasse di animali agli stivali in pelle di coccodrillo. Per esempio, i tecnici hanno a disposizione una polvere fluorescente che permette di rilevare le impronte digitali. All’avanguardia nel campo della medicina legale applicata agli animali selvatici, il laboratorio si avvale anche dell’analisi del Dna; l’équipe genetica di Ashland ha sviluppato fra l’altro una tecnica per identificare il Dna di 14 specie di storione e pesce spatola (le cui uova vengono commercializzate come caviale), così da poter cogliere sul fatto trafficanti con uova raccolte e vendute illegalmente. Una ditta di importazione di caviale è stata punita con una multa di 10,4 milioni di dollari, la più alta mai comminata in un reato riguardante animali. Ma la prova del Dna è stata utilizzata anche contro un macellaio dell’Illinois, accusato di vendere carne di tigre. La carne veniva spacciata per leone, che negli Usa si può vendere legalmente (le tigri sono a rischio di estinzione, i leoni no), ma i test condotti in laboratorio hanno rivelato l’inganno. Nell’ultimo decennio in Usa c’è stato un boom di importazioni di parti di animali esotici utilizzate dai vari gruppi etnici per le cerimonie o nella medicina tradizionale. La carne di animali selvatici africani come le scimmie, consumata durante i rituali, viene venduta a caro prezzo sul mercato nero. Per identificare la carne dei primati (cghe fra l’altro può veicolare l’HIV o altri virus mortali), i tecnici di laboratorio hanno raccolto campioni di DNA dalle zampe di scimmie nate e morte negli zoo; questo materiale genetico costituisce una preziosa fonte di informazioni per risolvere futuri casi. Anche gli orsi neri sono nel mirino dei cacciatori di frodo: la cistifellea di questi animali è molto richiesta in Asia per curare una serie di malanni, dalle disfunzioni del fegato alle emorroidi. Spesso i cacciatori estraggono la cistifellea e abbandonano la carcassa dell’orso, che naturalmente può costituire una valida prova per individuare il colpevole. In altre occasioni, al laboratorio arrivano bossoli trovati a terra nei parchi nazionali, oppure i resti di un animale abbattuto illegalmente che contengono proiettili, affinché si possa effettuare l’analisi balistica e risalire al colpevole. A volte, quando i profitti in gioco sono particolarmente ingenti, gli agenti NFWS che lavorano in incognito possono trovarsi in situazioni difficili. In un caso, un agente che impersonava un trafficante di tigri e leoni è stato costretto ad assistere impotente, mentre i suoi contatti sparavano ai felini. Disarmato, ha rischiato di essere ucciso lui stesso, ma è riuscito a riuscire prove a sufficienza per sgominare l’organizzazione criminale.
“Sappiamo che il nostro lavoro comporta dei rischi”, ammette l’agente Santel. “Ma la nostra passione è tale che non ci pensiamo. Lo facciamo e basta”.
Baci baci
Ilaria Forensic Cole