JULIAN MCMAHON ITALIAN FORUM

ALL'INFERNO, GDR n. 3 alla conquista di Cole Turner

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OnlyJulian
view post Posted on 29/4/2004, 20:32




Nome: Keith Warren
Età: 27 anni
Descrizione fisica: sono abbastanza alta, con un fisico minuto.
I Capelli sono biondi e lisci, lunghi fino a metà schiena.
Ho gli occhi grandi, di un verde molto cupo.
Gli altri dicono che sono molto bella, a me riesce meglio descrivere il mio carattere del mio aspetto fisico. Sono testarda, determinata ma anche dolce e forse un po' immatura. Forse deriva dal fatto che sono sempre vissuta iperprotetta. Ecco una breve storia della mia vita: sono nata a San Francisco, ma ho cominciato molto presto a diventare una specialista dei traslochi a causa del lavoro di mio padre.
L'azienda di famiglia, una software house, ha sede proprio a San Francisco. Ma mio padre, la terza generazione dei Warren, ha voluto di più. Voleva creare una multinazionale, un'azienda con sedi in tutto il mondo. E c'è riuscito. Io ho vissuto In Inghilterra, in Francia, in Italia, in Sudafrica, persino in Cina. Ho passato quasi tutta la vita a cambiare amici e scuola ogni 2, massimo 3 anni. Ho completato l'università di Legge a Roma, in Italia, dove abbiamo vissuto gli ultimi due anni.
I miei erano stati perplessi sulla scelta di legge, si chiedevano cosa c'entrasse con la Warren IT. Ma io avevo le idee ben chiare...non volevo entrare nell'azienda di famiglia, volevo fare l'avvocato.
Non hanno fatto in tempo a dispiacersi molto della mia scelta. L'anno della mia larea mia madre è morta dopo una lunga malattia. Mio padre, angosciato, ha deciso di rientrare a San Francisco. La grande casa di famiglia, acquistata da Benjamin Warren nel 1843, ha riaperto i battenti per accoglierci dopo quasi vent'anni di continue assenze.
Contro il parere di mio padre, ho cominciato subito a cercare lavoro per cominciare il mio praticantato di avvocato. Non avevo cambiato idea. Non avrei lavorato alla Warren. Lui non capiva perché volessi fare la dipendente, magari bistrattata da altri. Ma io ero e rimango una sognatrice e un'idealista, in fondo un po' ingenua. Volevo aiutare la gente. Ecco perchè volevo fare l'avvocato. E dopo pochi giorni che ero di nuovo a San Francisco, mi alzo decisa a battere a tappeto tutti gli studi della città, trovare chi mi desse l'occasione di cominciare.

Ok, il mio personaggio è inquadrato, credo.

Edited by OnlyJulian - 29/4/2004, 21:35
 
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view post Posted on 29/4/2004, 21:56
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Perfetto... diamo inizio alle danze!^__^


La vita a San Francisco ti si rivela essere molto più dura di quanto t'immaginassi... Sono passate due settimane da quando finalmente hai tolto le tue ultime cose dagli scatoloni, ed ancora non sei riuscita a trovare uno straccio di lavoro... Hai mandato curriculum e visitato personalmente ogni singolo studio legale nel raggio di 200 Km, ma niente....
La risposta è stata sempre la stessa, ovunque!

< Purtroppo in questo momento abbiamo bisogno di persone con più esperienza >.

Non ti davano nemmeno il tempo di presentarti che ti liquidavano con questa frase, nemmeno loro ci fossero già nati tutti corredati... Cosa deve fare un neo-avvocato per riuscire a trovare un misero posticino, ti risulta ignoto... A nulla valgono la tua determinazione, la tua voglia di dimostrare qualcosa e le tue idee!

E' il pomeriggio di un sabato particolarmente afoso, il mondo fuori dalla tua finestra ti sembra quasi un'isola felice... ragazzi che giocano, coppiette felici che passeggiano, gente che prepara grigliate in previsione di una serata in compagnia... ma per te non c'è nulla di tutto ciò!

Sei appena uscita da un altro di quelli insopportabili scontri con tuo padre sulla società di famiglia, sul fatto che lui ha bisogno di te per mandare avanti la baracca, che è < vecchio e stanco >, e sai benissimo che quando dice quelle due paroline, in te fa crescere a dismisura il senso di colpa, perché in fondo ti senti come se lo stessi abbandonando, ma tutto ciò va a cozzare con la tua voglia di indipendenza e di sfondare nella vita, con le tue sole forze, nel campo che hai scelto, perché ti stimolava, ti eccitava... Eppure tutto quest'ardore, non trova riscontro, perché preferiresti sguazzare in pile e pile di incartamenti di vario genere piuttosto che essere lì, vicino la finestra, con in mano un barattolo di gelato, a non sai nemmeno che gusto visto che lo rimesti, ma non ti decidi a mangiarlo, in attesa di chissà cosa...


E proprio quando sei tentata di lanciarlo in testa ad una famigliola troppo felice e troppo sorridente, che sembra uscita da una pubblicità, solo per vedere come reagiscono davanti ad un imprevisto che turbi l'alone di perfezione che li circonda, ecco che suona il tuo cellulare.

"Signorina Warren?" Non ti da nemmeno il tempo di rispondere. "Sono Alicia Garret dello studio legale < Brandon & T. >" Solo sentirle dire come si chiama, ti da i nervi se poi dovessi dare un voto alla cordialità del suo tono sarebbe -12, però al solo udire le parole < studio legale >, ti sale su un'ansia indicibile "la chiamo per fissare un colloquio per lunedì pomeriggio alle 15.30. In genere abbiamo tempi di preavviso più dilatati, ma ci urge una collaboratrice!" Quell'urge, per una stacanovista come te, suona meglio delle campane a festa. "Logicamente comprenderà, che i candidati per quel posto sono molti, quindi avrei necessità di avere una risposta subito..."

Edited by Dolcemaia - 29/4/2004, 22:57
 
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OnlyJulian
view post Posted on 30/4/2004, 13:31




"ma certo, certo che mi va bene" mi affretto a rispondere, mentre mollo il gelato e corro nello studio dove sono sicura di trovare carta e penna per prendere eventualmente nota dell'indirizzo..."lunedì alle 15.30 sarò da voi, mi segni pure" non starò sembrando troppo ansiosa: oh, al diavolo, io voglio un lavoro!
 
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view post Posted on 30/4/2004, 14:13
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"D'accordo..." Accenna, mentre evidentemente sta appuntando qualcosa da qualche parte. "Immagino lei sappia dove si trovi la sede centrale della < Brandon & T. >..." perché in questo momento ti senti l'essere più ignobile di questa terra?
TU NON SAI DOVE SI TROVI QUEL BENEDETTO STUDIO!

"Mi sembra ovvio, sia richiesta la massima puntualità! Arrivederci!"

Edited by Dolcemaia - 30/4/2004, 15:13
 
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OnlyJulian
view post Posted on 30/4/2004, 16:53




La strega mi pianta giù il telefono in faccia. Non sono riuscita a dire nulla. Mi dirigo nello studio dove teniamo la guida del telefono e ho fortuna: la "Brandon & T." occupa uno spazio notevole nella sezione degli studi legali. Non mi è difficile trovarla. Mi segno dilignetemente l'indirizzo e poi esco in giardino, alla ricerca di Miguel, il nostro giardiniere, autista e l'uomo più adorabile che abbia mai camminato sulla terra.
"Miguel!" lo chiamo. Lo indivuo che sta scrutando con occhio critico un'erbaccia nel nostro roseto, come se volesse incenerirla con lo sguardo per solo avere osato insediarsi lì.
"Senorita" si tira su e mi guarda con la sua aria adorante, la stessa che usava quando io avevo 3 anni e gli strappavo i tulipani. Come se in questi vent'anni ci fossimo visti tutti i giorni... "Buon pomeriggio senorita Keith. Non va alla spiaggia?".
"No, oggi non ne ho voglia. Senti Miguel..." gli tendo il foglietto "tu sai tutto. Mi spieghi come arrivare in questa via?".
Le spiegazioni, confuse, si susseguono per un quarto d'ora. Io assentisco, cercando di capire in mezzo a quel marasma le indicazioni che mi servono. Non dovrebbe essere difficile...
Forse forse, penso mentre ascolto sorridendo Miguel che inveisce contro tutte le erbacce di questo mondo, potrei essermi meritata una passeggiata!
 
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view post Posted on 30/4/2004, 18:32
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Meritata o no, decidi che forse quella telefonata è stata un segno del destino, e si guadagna un segno di vita da parte tua, quindi passeggiata sia! E poi in due settimane, non ti sei nemmeno degnata di dare uno sguardo al tuo vecchio quartiere….
Vecchio, poi, non è proprio l’aggettivo adatto, ti basta mettere piede fuori il cancelletto in ferro battuto di Villa Warren, che ti rendi conto che quello che nei tuoi ricordi era un posto molto tranquillo e silenzioso, si è trasformato in un affollatissimo ritrovo di ricconi pieni di sé e soprattutto di soldi. Le case del circondario ti sembrano eccessivamente moderne, tutte talmente simili tra loro da sembrare fatte con lo stampino… tutte con le pareti bianche e giallino pallido, le staccionate candidissime, con il prato inglese tagliato con precisione quasi maniacale, con tutte le finestre linde e pinte…. Insomma hai l’impressione che sia tutto talmente superficiale e fittizio, che ti sembra assurdo possa esserti mancato tanto quel posto.
Ed anche le persone ti paiono esattamente identiche alle loro case, non per ultime tre ragazze che ti guardano ridacchiando, con aria da sufficienza, nemmeno fossi l’ultima persona degna di attenzione sulla terra… tutte e tre identicamente bionde, identicamente con gli occhi azzurri e senza un filo di grasso ed irrimediabilmente stupide….
Quest’atteggiamento potrebbe andare bene, con le dovute remore, per delle quindicenni in piena crisi adolescenziale, ma non a delle persone che è evidente il quarto di secolo l’abbiano passato da qualche tempo!
Inutile dire che tu stai a quella gente, come Villa Warren con il suo pergolato cadente, le sue tegole rosse, il suo gazebo ormai del tutto ricoperto d’edera ed erica, e l’aurea di mistero e storia che la circonda, sta a tutte le altre case bianche ed impeccabili che la circondano.

“Lasciale stare, sono solo delle cretine che tra una discoeca e l’altra si divertono a guardare dall’alto in basso la gente… E considerando che il loro Q.I. sfiora penosamente lo zero assoluto direi che sono omittibili dalla categoria < esseri pensanti>!” Ti dice una ragazza in pantaloncini corti e canotta, che ti sbuca improvvisamente alle spalle da un altro cancello bianco.
Dio, forse hai trovato un’altra persona normale!

“Ciao, io sono Susanne Smith” Ti dice tendendoti la mano. Guardandola meglio, inizi davvero a pensare che hai ragione. E’ una ragaza molto bella, nonostante la sportiva tenuta da jogging, con dei begli occhi verde-azzurro, i lunghi capellli ondulati nero pece ed un enorme e gioioso sorriso.

Edited by Dolcemaia - 30/4/2004, 19:36
 
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view post Posted on 1/5/2004, 08:47




"Ciao, io sono Keith Warren..." le sorrido. Tutta presa dal trasloco prima e dalla ricerca di un lavoro poi, non sono stata molto amichevole con chicchesia, cosa che non è molto nel mio carattere "Siamo quasi vicine di casa, a quanto vedo..." butto lì per avviare un po' di conversazione, indicando la sua casa.
 
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view post Posted on 1/5/2004, 13:52
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“Vicine??” Si guarda spaesata attorno, come se non avesse capito “Che io sapessi non c’erano case disponibili da queste parti… a parte Villa Warren… Aspetta, aspetta, aspetta….” Sembra riflettere un attimo. “Abiti lì??” Ti chiede facendoti un sorriso enorme! Sì, decisamente non ha nulla a che fare con le altre oche che hai avuto modo d’incontrare.
“Immagino tu non sia consapevole di esserti trasferita nel quartiere piu in vista, più ammirato e più schifosamente perbenista di tutta San Francisco, vero?? Senti facciamo così, io dovevo andare a correre in spiaggia, ma direi che una passeggiata andrebbe bene lo stesso e da buona nuova vicina, visto che non mi hai portato la classica torta di mele, sei obbligata a farmi compagnia.. Non devi avere molta dimistichezza con questa città che credimi con le giuste dritte, può diventare un vero paradiso! Che ne dici, vieni?”

Edited by Dolcemaia - 1/5/2004, 14:53
 
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view post Posted on 3/5/2004, 07:32




"Certo, volentieri" mentre mi appresto a seguirla "in effetti hai ragione su alcune cose. E' parecchio che manco da San Francisco ma devo anche dire che quel poco che sto rivendendo non è male...".
 
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view post Posted on 3/5/2004, 22:13
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"Ohh.... e non hai visto ancora nulla ragazza!" Ti dice sorridendoti in modo malizioso... Dopo poco ti rendi conto che più che a te era rivolto ad un uomo che vi è quasi sfrecciato a fianco in una bella e lussuosa auto sportiva.

Edited by JULIAN - 4/5/2004, 08:47
 
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view post Posted on 4/5/2004, 19:23




Mi viene da sorridere perché la mia nuova conoscenza non può sapere che avendo girato mezzo mondo..beh, forse San Francisco non sarà così stupefacente per me! Per una volta vorrei però una cosa. Sentirmi a casa da qualche parte. Solo quello chiedo alla mia città. Sorrido a me stessa mentre faccio questi pensieri e cammino vicino a Suzanne la cui attenzione sembra ancora distratta da ben altro...
 
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view post Posted on 4/5/2004, 21:16
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"Quello.." Ti dice indicando con tutte e due le mani, come fosse ipnotizzata, l'auto sportiva "è uno dei motivi per cui San Francisco è così stupenda!!"
Non fai in tempo a malignare su quello sguardo allucinato, che vedi l'auto parcheggiare in un vialetto di una villa poco lontana dalla tua e scendere un uomo incredibilmente affascinante.
Alto, spalle larghe, bei lineamenti.. Siete abbastanza lontane eppure una tale bellezza risalta lo stesso in tutto il suo splendore, inoltre nei gesti comunissimi che sembra fare quell'uomo traspare un qualcosa di estremamente attraente....

"Bello, il nostro vicino, vero?? Si è trasferito da poco qui..." Ti sussurra, mentre da lontano lui sembra avervi viste.
"Vieni con me!" Susanne non ti da tempo nemmeno di respirare e ti trascina per un polso davanti a lui...
"Ciao tesoro!" Lo saluta lei, con tono ironico da oca giuliva... è troppo intelligente per comportarsi volutamente in quel modo, fatto sta che non si lascia scappare l'occasione di sbaciucchiarsi il fascinoso sconosciuto.
"E' dura essere uno degli avvocati più richiesti in città, eh?" Lo prende in giro. Parlano per un pò, ignorandoti completamente.

Edited by Dolcemaia - 4/5/2004, 22:19
 
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OnlyJulian
view post Posted on 5/5/2004, 12:28




A me non dispiace particolarmente di essere ignorata, non in questo caso...ho modo di studiare l'affascinannte sconosciuto. Perché torto a Suzanne non posso darne. Quest'uomo è estremamente bello, non si limita a essere affascinante. Mentre parlano del più e del meno lui e Suzanne, mi trovo a studiarne i lineamenti del viso, con molto poco pudore. Me ne accorgo e arrossendo da sola mi affretto a distogliere lo sguardo dai due, posandolo sulla strada. Due bambini che passano in bici sembrano attrarre tutta la mia attenzione in quel momento...
Un momento. Avvocato? Suzanne ha detto davvero avvocato? Solo adesso metabolizzo l'informazione raccolta...Incuriosita riporto lo sguardo sull'uomo ma stavolta il mio è un'interesse di tutt'altro genere...
 
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view post Posted on 5/5/2004, 22:18
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"Non ho molta simpatia per la gente che mi fissa... soprattutto se estranea!" Ti fulmina con lo sguardo, eppure non sembra cattivo come vorrebbe essere... quegli occhi.... sembra parlino da soli!

"Ma la tua amica c'è l'ha la lingua, ho sta facendo il gioco del silenzio in mio onore?" Dice a Suze, ridendo.

Edited by eileen grant - 5/5/2004, 23:31
 
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OnlyJulian
view post Posted on 6/5/2004, 12:40




"Io non ho invece molta simpatia per le persone che fanno le domande per trasposta persona, anzichè rivolgersi direttamente all'interlocutore" gli rispondo con voce mielata, regalandogli il più affascinante dei sorrisi. Ehi, sarà anche uno degli uomini più belli che abbia mai visto, ma sicuramente non mi farò mettere KO al primo round.
 
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980 replies since 29/4/2004, 20:32   9305 views
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