Ecco qui la mia opinione sui 4 punti della legge spagnola.
1 - Non ho niente in contrario al matrimonio tra omosessuali. Non vedo in che modo la loro unione potrebbe danneggiare l'istituzione del matrimonio. Penso che il matrimonio sia una questione privata, e le obiezioni sulla mancata procreazione son intolleranza, perchè con questo ragionamento allora le coppie sterili (o chi non desidera avere figli) non dovrebbero sposarsi.
A chi non è omosessuale, cosa gliene importa se loro si sposano o no? Se vivono da conviventi o se vivono da sposati, cosa cambia per il resto del mondo?
Capisco che la Chiesa fatichi ad accettarlo, e credo che l'obiezione di coscienza sarà un evento frequente, se per un prete questo matrimonio non s'ha da fare non gli si può chiedere di andare contro le proprie convinzioni religiose, sarà giusto limitarsi a un matrimonio civile, a mio avviso.
Del resto già per il divorzio, la Chiesa non accetta le leggi che lo ammettono e non permette ai divorziati di risposarsi col rito religioso. A sancire realmente un matrimonio è in fin dei conti proprio il rito civile.
2 - Son pure favorevole alla possibilità di divorziare anche se uno dei due coniugi non è d'accordo. Questa è una cosa che sin da ragazzina non sono mai riuscita a spiegarmi... perchè COSTRINGERE qualcuno a restare sposato se non ama più e non va più d'accordo? Il matrimonio non è una prigione, è un'unione tra due persone che desiderano stare insieme, se uno dei due cessa di avere questo desiderio, ha il diritto di divorziare.
Chiaramente, deve rimanere tutelato il coniuge a cui restano a carico i figli, nonchè i figli stessi, ma questa è una cosa che avviene di già.
3 -
«condividere le responsabilitá domestiche, la cura e l'attenzione nei confronti dei figli e dei genitori e delle altre persone a loro carico».Mi stupisce che questa parte non sia già prevista in tutti gli stati civili. La famiglia è questo, condividere tutto, anche le responsabilità e la cura dei propri familiari.
4 - Invece sul'adozione di bambini da parte di famiglie gay, sono contraria.
Un bambino deve crescere con un padre e una madre, due figure diverse e complementari. Due donne o due uomini non potrebbero rivestire il ruolo di genitori, mancherebbe la figura del padre o quella della madre, darebbero ai figli un'immagine distorta dei ruoli e dei comportamenti, e nascerebbero problemi sociali quando il bambino inizia a relazionare con altri bambini, e scopre famiglie e contesti diversi. Finirebbe col sentirsi diverso e isolato dagli altri.
Consentire l'adozione alle coppie gay accorda loro un diritto... ma se di diritto parliamo, arriva prima quello del bambino.
L'adozione è nell'interesse del bambino, per dargli una famiglia, un affetto e permettergli una crescita normale e serena, e non per soddisfare desideri di paternità o maternità di una coppia.
Penso quindi che NON dovrebbe essere permesso a una coppia gay di adottare bambini.
C'è un'eccezione tuttavia... ci sono casi di bambini che non vengono mai adottati, crescono soli in un orfanatrofio, vivono senza affetto mentre altri bambini più piccoli vengono adottati sotto i loro occhi. Mi sembra molto triste.
Penso che nei casi in cui un bambino comincia a diventare troppo grande per avere la possibilità di essere adottato, si possa concedere l'adozione a famiglie omosessuali. Penso che l'affetto che deve essere alla base di una famiglia, sia più importante a questo punto che non salvaguardare il modello sessuale etero.
Oltretutto dubito che basti crescere in una famiglia diversa, per provare diversi impulsi sessuali, è vero che avrebbero dei modelli differenti, ma gli amici e la scuola offrirebbero loro un modello alternativo, e la scelta finale sarebbe quella della loro natura.
Però questa è una scelta che non può essere stabilita da una legge come quella spagnola, che per come è formulata estenderebbe le adozioni ai bambini di tutte le età, e su questo resto fermamente contraria.