L'inizio di una nuova vita

Nome: Megan Elizabeth
Cognome: Donaldson
Data di nascita: 30/07/77
Luogo di nascita: Los Angeles, California (USA)
Residenza: San Francisco
Capelli: Castani
Occhi: Castani
Altezza: 170
Poteri: Premonizioni e bloccare tempo/oggetti/persone

Storia: Megan Elizabeth è nata a Los Angeles, California (USA). E' la terza nata in casa Donaldson dopo Marisha e Maxima. La prima è già sposata ed ha un bambino, la seconda è in procinto di lasciare il suo fidanzato dopo un tradimento. Mary, la madre delle tre ragazze è una discendente della magica famiglia "Halliwell", Frederik, il padre è un importante uomo della politica danese. I due coniugi vivono in Danimarca, a Copenhagen. Megan è cresciuta in Danimarca, sotto l'attenzione dei suoi genitori e dei nonni. Trasferitasi a diciotto anni a San Francisco, si è laureata a ventiquattro anni con il massimo dei voti. Dopo la laurea, ha trovato lavoro in una redazione di giornale a San Francisco. Attualmente, lavora in una famosa azienda di tutta la California, dove è ammirata e apprezzata da tutti. E' molto corteggiata dai ragazzi, non è ancora riuscita a trovare il suo uomo ideale, dopo tante storie finite male. E' una ragazza estroversa, romantica, energica e piena di vita..infatti quando incontra le prime difficoltà, sa sempre come superarle.
Da qualche anno lei e le sue sorelle hanno scoperto di essere "Magiche", e da allora la loro vita è cambiata.

Sei in macchina e ti stai recando come tutti i giorni al lavoro. Hai passato una nottata un po' turbolenta, qualcosa non ti faceva dormire, ma a tuttora non riesci a spiegartene la motivazione.
non era un dolore fisico, ma un pensiero costante che ti frullava nella testa ma che non aveva ne capo nè coda, tanto che non ti ricordi neanche di che si tratta.. una sorta di angoscia che non ti permetteva di prendere sonno tranquillamente..
Ed è per questo che quando la macchina davanti a te inchioda per lasciar passare un passante tu non la vedi in tempo e gli vai clamorosamente addosso.

(tocca a te cara... buon gioco )

Non mi ero accorta di niente, era successo tutto così in fretta. Non avevo visto che quel passante stesse attraversando la strada, ero pensierosa..
"Oh no, santo cielo che cosa ho fatto!?" Scesi dalla macchina, e andai a soccorrere il passante.
"Ciao, tutto bene?" Chiesi spaventata. "Scusami tanto, non volevo" Aggiunsi..

"no sto bene" rispose la giovane ragazza pur rimanendo a terra "mi fa un po' male la gamba ma non credo sia nulla di grave" ma quando fa per alzarsi non ci riesce perchè un dolore allucinante la fa urlare

"No tu non stai bene! Ti accompagno in ospedale, vieni" Dissi a quella ragazza, mi dispiaceva tanto. Era per colpa mia e dei miei stupidi pensieri, se era lì per terra.

Edited by Alyssa.Phoebe - 30/1/2006, 12:39

cede alla tua insistenza, probabilmente perchè la gamba le fa veramente male e lascia che l'aiuti a salire sulla tua auto.
In poco tempo arrivate al pronto soccorso e poco prima che viene chiamata per la visita la senti fare una telefonata "devo avvisare il mio capo" ti avvisa prima che l'interlocutore risponda poi s'immerge nella telefonata "Cole.. ciao, scusa ma sono al pronto soccorso" breve pausa "si.. sto bene solo che mi sono venuti addosso e la gamba mi fa male.. senti sono qui a piedi, cioè con la macchina della ragazza che mi ha investito.. ti spiace venirmi a prendere?" dopo qualche minuto la telefonata finisce con un semplice "ciao" e la ragazza viene portata per fare una radiografia lasciandoti sola in sala d'attesa.

Camminavo avanti e dietro per tutta la sala d'attesa, ero davvero preoccupata.
E inolre non volevo avere problemi, e problemi seri per la mia carriera.
Una mezz'oretta dopo, il medico e la ragazza uscirono dalla stanza.
"Ti senti meglio?"

"si" ti dice la ragazza, ma solo dopo noti che le hanno dovuto mettere il gesso "anche se la gamba è rotta, adesso fa meno male.." vedi il suo sguardo spostarsi alle tue spalle e sul suo viso spunta un sorriso "Ciao Cole!" saluta a qualcuno che si sta avvicinando.

"Te lo ripeto: mi dispiace tanto, davvero!! Non volevo, è successo tutto così in fretta..." Dissi dispiaciuta. Solo dopo pochi secondi mi resi conto che non mi stava ascoltando, allora mi girai e vidi qualcuno che si stava avvicinando..

L'uomo, e diresti subito che è un uomo decisamente affascinante, si avvicina sorridendo "Stai bene?" gli chiede guardando la gamba ingessante
La ragazza sorride ed arrossisce "si, a parte che non sarò autosufficiente per un po'" poi si gira verso di te "questa è la ragazza che mi ha gentilmente accompagnato al pronto soccorso" Cole si gira a guardarti posando i suoi occhi magnetici su di te "Piacere Cole" ti dice porgendoti la mano

Rimasi a guardare la scena, quando poi durante un attimo di distrazione, si presenta."Piacere Megan" Gli dissi sorridendo, mi aveva già colpita con il suo sguardo.

ti guarda più del dovuto e poi torna a prestare attenzione alla sua collega o altro che sia "sarà meglio che ti porto a casa.. e nel tragitto mi racconterai tutto potremmo anche fare causa a chi ti ha conciato così" intanto le fa appoggiare il suo braccio sulle sue spalle per aiutarla a camminare. La ragazza viene colta da un rossore improvviso "mm.. Cole.. veramente è proprio Megan che mi ha investito" Cole posò nuovamente gli occhi su di te ma questa volta squadrandoti da capo a piedi. Un sorriso divertito apparve sul suo viso "Beh.. Megan allora si aspetti una nostra denuncia" ti strizzò l'occhio allungandoti un biglietto da visita e poi allontanandosi nel corridoio

Ricambiai anch'io per un momento le occhiate a quell'uomo, c'era qualcosa in lui che mi affascinava.
Quando stavano andando via presi il biglietto da visita che mi lasciò e gli sorrisi dicendo "Beh sa, ormai quel che è fatto è fatto, non possiamo più tornare indietro!...Arrivederci"

Edited by Alyssa.Phoebe - 7/2/2006, 21:05

Cole alle tue parole si girò e ti lanciò un ultimo sorriso per poi sparire con la ragazza investita dietro l'angolo del corridoio.. lasciandoti lì.


P.S.: ti ricordo che devi esser tu a conquistarlo. Io come master ti ho dato la possibilità di conoscerlo ma adesso sta a te fare in modo di rincontrarlo Non pensare che sarò tanto buona

Era ormai passata una settimana dall'incidente e dall'incontro con Cole. Non facevo altro che pensare all'accaduto, e soprattutto a lui, Cole.
Io ero al lavoro, seduta e appoggiata sulla scrivania ero intenta ad osservare il biglietto da visita che mi lasciò quel giorno.
Mi feci coraggio e decisi di chiamarlo, anche per sapere come stava la ragazza che aimè, avevo investito.
Composi il numero e chiamai.
"Pronto Cole? Sono Megan, come sta la ragazza? Spero stia meglio..." Dissi attendendo una sua risposta..

Edited by Alyssa.Phoebe - 14/2/2006, 16:16